Angela Rossi e il suo “Saranno rosse le mie scarpe”, edito da Gruppo Albatros il Filo, attraversano in punta di penna i decenni di una famiglia italiana per raccontare un tema poco battuto: i sacrifici di una vita borghese. Nelle oltre quattrocento pagine dell’opera, la protagonista Greta inizia la sua storia negli anni settanta per arrivare fino ai giorni nostri. Le ragioni che hanno spinto la scrittrice a pubblicare questo libro le ha raccontate al cantautore Bussoletti all’interno di Bagheera, la giungla di Radio Cusano Campus che va in onda tutti i giorni dalle 17 alle 19 in pieno drive-time. Ecco i passaggi più importanti della chiacchierata.

Angela Rossi, Saranno Rosse le Mie Scarpe: il senso

“Io credo nell’evoluzione dei personaggi e credo che questa evoluzione sia strettamente connessa al tempo che passa e a quello che accade nel contesto in cui il personaggio vive. Un po’ come Marco Tullio Giordana ha fatto nel suo film “La meglio gioventù“? Mi piaceva seguire la vita di una donna dall’infanzia alla maturità mostrando quanto importante sia cercare la propria indipendenza crescendo con un obiettivo preciso.”

Sulla narrazione borghese

“Si parla molto di periferie e di difficoltà di crescere arrivando dal nulla. Si tratta meno, invece, delle difficoltà di vivere in una famiglia borghese dove forse non c’è il problema economico ma le restrizioni etiche e le aspettative sono elevatissime. Dietro al “non sta bene” si nascondono dei muri difficili da oltrepassare, ancor più se si è donna. Ecco perché nel titolo ho messo le scarpe, per far camminare verso la libertà Greta e i lettori che ne seguono il percorso.”

Angela Rossi, Saranno Rosse le Mie Scarpe: la lunghezza del libro

“Quattrocento pagine sono tante in un momento storico in cui la gente legge poco? Non penso abbia peso la lunghezza del viaggio quanto la destinazione che si raggiunge. Sono ancora convinta della storia che ho voluto scrivere. Se ci si entra dentro, non si avrà voglia di contare “quanto manca” alla fine.”

Sulla somiglianza con Barbara Bouchet

“Ringrazio l’ascoltatore che lo fa notare e mi prendo i complimenti ma non me l’aveva mai detto nessuno di assomigliare alla Bouchet. Di certo, anche se sono naturalizzata romana ormai da tanti anni, sono originaria di Trento ed ho tratti e colori piuttosto nordici. Forse è quello che ci rende simili.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Angela Rossi su “Saranno rosse le mie scarpe”:

https://www.radiocusanocampus.it/it/angela-rossi-scrittrice-saranno-rosse-le-mie-scarpe

Ecco la copertina di “Saranno rosse le mie scarpe” di Angela Rossi:

Angela Rossi, Saranno Rosse le Mie Scarpe