Friday for future 23 settembre 2022, oggi nuovo sciopero globale per il clima con corteo che attraversa Roma dalle fino alle 14 e in altre città d’Italia. Torna la manifestazione in difesa della Terra per chiedere, come recita lo slogan del movimento, ai politici e ai leader mondiali di dare priorità alle persone, non al profitto! L’hashtag è sempre lo stesso: #PeopleNotProfit!.

“Chiedete il nostro voto ma ignorate la nostra voce. Continuiamo la nostra lotta”,

è lo slogan che i ragazzi hanno scelto di scrivere sul lungo striscione che apre il corteo dello sciopero globale per il clima che da Piazza della Repubblica attraverserà le vie di Roma, per questa giornata dedicata al clima. Una “coincinfenza di date” come spiegava il portavoce di Friday for future, Filippo Sotgiu all’Agi e che finisce per rivolgersi ai partiti che in queste ore sono impegnati nella chiusura della campagna elettorale.

“Parlano di nucleare, di importare fonti fossili da altri paesi, per noi l’unica forma sono le energie rinnovabili e le comunità energetiche vogliamo i pannelli solari sulle nostre scuole. Perché nessuno ne parla?”,

racconta Martina, con due strisce verdi disegnate sulle guance.

“Parlano di giovani, ma ignorano sistematicamente la nostra opinione, basta! Non ci prendano in giro”,

commenta Luca, uno dei volti degli studenti romani.

E sulla stessa linea anche Enrico che domenica voterà per la prima volta: sul clima “i partiti hanno tutti un’insufficienza e sono molto preoccupato per quello che accadrà da lunedì, chiunque vincerà”. Intanto nella piazza, dove si sono radunati gli studenti provenienti da tutta la città e gli altri ragazzi che aderiscono al Friday for future, il movimento lanciato da Greta Thunberg, risuona a gran voce lo slogan “siamo tutti ambientalisti”.

Friday for future 23 settembre oggi nuovo sciopero globale per il clima

“Agenda climatica ora! People not profit”. È la scritta che i ragazzi e le ragazze milanesi di Friday for Future hanno scelto per lo striscione che apre il corteo dello sciopero globale per il clima. Una richiesta rivolta ai partiti politici a pochi giorni dalle elezioni del 25 settembre. Non solo la giustizia climatica, ma anche giustizia per Giuliano, Lorenzo e Giuseppe, i tre giovani morti in alternanza scuola lavoro, al centro della protesta.
    In migliaia (diecimila secondo gli organizzatori mentre duemila per le forze dell’ordine) i giovani attivisti che da largo Cairoli stanno percorrendo le vie del centro per finire il corteo sotto il Palazzo della Regione.
    In via Larga, a pochi metri dalla sede di Assolombarda presidiata, è andato in scena un flashmob. Alcuni manifestanti, vestiti da operai e con dei libri in mano, si sono sdraiati a terra immobili per rappresentare le sagome degli studenti morti negli ultimi mesi durante gli stage previsti dal Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento).

Friday for future Italia, non manca il riferimento alle elezioni

“Dopo quattro anni di scioperi, le persone si stanno svegliando, ma i responsabili politici sono ancora fermi”,

afferma Alice Quattrocchi di Catania,

“Abbiamo organizzato marce e incontrato politici, ci siamo impegnati tutti i giorni per avere un impatto, oltre che per informare le persone di cosa succederà nei prossimi decenni. Oggi abbiamo davanti nuove elezioni, ma la crisi climatica è ancora assente dal dibattito. Più noi parliamo di clima, più i principali partiti sembrano fare a gara per prenderci in giro con belle parole a favore dell’ambiente, senza nessun piano completo, ma anzi chiedendo nuovi rigassificatori o altre misure che  accelerano la catastrofe climatica” 

Le persone più colpite dalle conseguenze della crisi climatica vengono ancora messe a tacere: pensiamo alle persone migranti, strumentalizzate o trattate come feccia; ma anche ai lavoratori, premiati prima e subito dopo sacrificati sull’altare della crisi infinita, come se accettare salari più bassi e lavoro precario fosse un loro dovere. Nel frattempo, si legge sul sito, chi è al potere sembra ancora dedicare tutto il proprio tempo a distrarre, ritardare e negare i cambiamenti necessari che ci attendono. Le emissioni di CO2 non si stanno riducendo, ma continuano ad aumentare. Il mondo continua a espandere le infrastrutture per i combustibili fossili e a versare quantità astronomiche di denaro solo a favore di poche aziende e nel nome dei loro extraprofitti, con somme di guadagno pari al 700% di quelle normali. 

In vista delle elezioni politiche, Fridays For Future Italia ha raccolto nell’Agenda climatica un insieme di proposte che dovrebbero essere incluse in ogni programma e considerate da ogni candidato per affrontare l’emergenza climatica (fridaysforfutureitalia.it/lagenda-climatica ).

In questi giorni stiamo incontrando candidate e candidati e chiediamo loro che la crisi climatica venga affrontata a partire dall’energia e dai trasporti, che si parli di edilizia, lavoro, povertà energetica e acqua. Abbiamo 5 proposte e 10 richieste, e sappiamo che il solo voto non è sufficiente per vedere questo cambiamento realizzato: serve alzare la voce e battersi per il cambiamento. Vogliamo anche dare un consiglio per i prossimi dibattiti: parlate con noi, non litigate tra voi. Il punto sono i cittadini.

Friday for future Milano

“Non esiste giustizia climatica senza giustizia sociale”. E’ il messaggio che centinaia di persone, la maggior parte giovani studenti e studentesse, hanno portato stamane in piazza a Genova, in occasione del Global Strike di Fridays for future. I manifestanti stanno sfilando in corteo per le strade del centro città: partiti poco dopo le 9 dalla zona di piazza Principe, raggiungeranno la centrale De Ferrari intorno alle 12.30. “Ci state bruciando il futuro” gridano i giovani al megafono, mentre in prima fila campeggia lo striscione “Change genova not climate change”. Tra gli slogan più gettonati, “ci avete rotto i polmoni”, intonato più volte. Tanti gli attivisti in piazza, molti dei quali ricordano che “i responsabili della crisi climatica sono gli stessi della mancata giustizia sociale: e noi – promettono – li combatteremo”.

Friday for future 23 settembre, sciopero in queste città

La marcia Friday for Future ha luogo a Roma (Piazza della Repubblica dalle 09:30 alle 14:00) e in altre città come Torino (Piazza Statuto, dalle 09:30 alle 14:00), Milano (Largo Cairoli, dalle 09:30 alle 12:30), Genova (Piazza del Principe dalle 09:00 alle 14:00), Firenze (Piazza della Santissima Annunziata, dalle 09:30 alle 12:30), Caltanissetta (Piazza Falcone-Borsellino, dalle 09:30 alle 16:00), Messina (Piazza Antonello Messina, dalle 09:00 alle 13:00), Lecce (Piazza Sant’Oronzo, dalle 10:00 alle 13:00).