Importante rivelazione nel caso di Saman Abbas, la 18enne residente a Novellara (Reggio Emilia) di cui si sono perse le tracce la notte del 30 aprile 2021. E’ stata infatti acquisita agli atti del processo giudiziario una telefonata in cui il padre della ragazza, Shabbar, avrebbe confessato l’omicidio della figlia: secondo quanto ricostruito inizialmente, la telefonata risalirebbe al giugno 2021. Ecco i dettagli completi sulla vicenda.

Caso Saman Abbas, quadro dell’accusa che punta all’omicidio

Ancora cinque mesi prima che il caso Saman Abbas varchi le porte del tribunale di Reggio Emilia, con data di inizio del processo fissata al 10 febbraio 2023, eppure una scoperta dell’ultimo minuto rimescola le carte nell’intricata vicenda legata alla 18enne pakistana: la telefonata del padre in cui è contenuta la confessione dell’omicidio.

Prova immediatamente acquisita dall’accusa e che inoltre confermerebbe la linea seguita da inquirenti, Procura e carabinieri, vale a dire quella dell’omicidio. Il movente alla base del possibile gesto sarebbe il rifiuto della giovane di sposarsi con un cugino e il successivo tentativo di fuggire di casa. Nessuno degli indiziati, i genitori, lo zio (ritenuto finora l’esecutore materiale) e i due cugini si trova in Italia: tutti precedentemente arrestati all’estero dopo una fuga da latitanti.

Per me la dignità degli altri non è più importante della mia. Io ho lasciato mio figlio in Italia, ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno. Io sono già rovinato, avete parlato di me in giro: non lascerò in pace la vostra famiglia. Io sono già morto, l’ho uccisa io, l’ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l’abbiamo uccisa.

Estratto della conversazione telefonica

Insomma, in attesa di giungere all’epilogo complessivo della storia, questa telefonata aggiunge un dettaglio ancora più triste per una vicenda davvero sconvolgente che ha portato via la vita ad una giovane 18enne.