“Quello che è accaduto nelle Marche, purtroppo può accadere da qualunque altra parte nel nostro Paese”. Lo ha detto Massimo Gargano, presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue), intervenuto nella trasmissione “L’imprenditore e gli altri”, condotta da Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv.

Alluvione Marche

“Il 94% dei comuni italiani è nelle condizioni di media-alta pericolosità e sensibilità idrogeologica. I cambiamenti climatici si sono strutturati, prima accadevano ogni 5 anni, oggi accadono ogni 5 mesi. Siamo in un Paese dove ogni giorno vengono edificati, costruiti, cementificati, asfaltati 19,1 ettari, quindi noi abbiamo questo modello di sviluppo: fare le case, farle ovunque capita, anche se non servono, fare i capannoni, fare rotonde e asfaltare tutto. Inoltre siamo un Paese che assiste inerme allo spopolamento delle aree interne con una migrazione sulle coste. Questo determina l’abbandono dei campi che vengono abbandonati e prendono fuoco. Mentre sulle coste noi abbiamo un’eccessiva pressione su tutte le risorse, in modo particolare sulla risorsa acqua. Poi c’è la manutenzione, che non è mai stata nel lessico della classe dirigente eppure un progetto di manutenzione straordinaria nazionale credo sia la più grande opera pubblica di cui questo Paese avrebbe bisogno”.