Accadde oggi, 18 settembre 1938: le Leggi razziali fasciste. Sono passati 84 anni dal giorno in cui a Trieste Benito Mussolini lesse per la prima volta in pubblico le Leggi razziali fasciste. Lo fece parlando dal balcone del Municipio in piazza Unità d’Italia, in occasione della sua visita alla città giuliana. Un ulteriore modo, quello del Duce, per ingraziarsi Adolf Hitler protagonista nel 1935 delle Leggi razziali di Norimberga.

Accadde oggi, 18 settembre 1938: le Leggi razziali fasciste

Le Leggi razziali fasciste furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi applicati in Italia tra il 1938 e il primo quinquennio degli anni 40, inizialmente dal regime fascista, successivamente dalla Repubblica Sociale Italiana. Provvedimenti rivolti soprattutto contro gli ebrei. Vennero poi abrogate con i regi decreti-legge del 20 gennaio 1944. Decreti emanati durante il Regno del Sud, ma nella Repubblica di Salò continuarono a essere applicate fino all’aprile 1945.

Il “Manifesto degli scienziati razzisti”

Il documento teorico ufficiale che definì l’insieme delle persone da perseguitare con queste Leggi fu “Il fascismo e i problemi della razza”, noto anche con il titolo fuorviante e riduttivo di “Manifesto degli scienziati razzisti”, pubblicato il 14 luglio 1938 su Il Giornale d’Italia. Nel testo era presente la premessa che “le razze umane esistono”, e che “il concetto di razza è concetto puramente biologico”.

“Il fascismo e i problemi della razza”

Partendo dalle suddette premesse. il “Manifesto degli scienziati razzisti” si avventurava in una disquisizione sull’origine ariana della popolazione italiana per arrivare all’affermazione dell’esistenza di una “razza italiana pura”. In base a questa affermazione, vennero distinte e assoggettate alla persecuzione le persone di “razza ebraica”.

Il problema fascista dei matrimoni misti

Nacque così una classificazione basata sulla percentuale di “sangue ebraico” e “sangue ariano” che definì chi era o non era ebreo. Inoltre anche i discendenti da matrimoni “razzialmente” misti costituivano un problema per il regime fascista. Nel novembre 1938 fu vietata la celebrazione di nuovi matrimoni misti e nell’ottobre 1942 venne deciso di punire questo tipo di unioni se non formalizzate dallo Stato (nella foto: una seduta del Gran Consiglio del Fascismo).

La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 13 alle 15. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 23.00 del martedi.