Nella giornata odierna, Matteo Salvini si è presentato a Milano, in una delle sue ultime tappe in vista delle elezioni 2022. Il leader della Lega, durante l’incontro con gli elettori, è stato ‘disturbato’ anche da un giornalista delle Iene, il quale lo ha incalzato chiedendogli di intonare qualche strofa di ‘Bella Ciao’, legato all’ormai famoso rifiuto di Laura Pausini di qualche giorno fa. Salvini, di tutta risposta, ha declinato:

Se vuoi ti canto ‘Liberi liberi’ di Vasco o ‘Libertà è partecipazione’ di Gaber. Cantala tu ‘Bella Ciao’. Evviva chi ha dato la sua vita per la libertà, non mi piace chi strumentalizza. Viva la musica senza colori, viva la Pausini.

Elezioni 2022, Salvini: “Togliere IMU per comuni che non raggiungono i 3.000 abitanti”

Archiviato il momento goliardico, il numero 1 del Carroccio è tornato a parlare dei temi reali del Paese, a partire dalla gestione dell’Imu e tassa di successione:

Siamo contro ogni tassa di successione. Quanto costa togliere l’Imu ai Comuni sotto i tremila abitanti? Non mille miliardi, ma 800 milioni di euro. La domanda che ci faremo con il prossimo governo in carica è: questi 800 milioni di euro che servono per esentare dal pagamento Imu chi ha un immobile in un Comune sotto i 3000 abitanti sono una buona spesa o una cattiva spesa? Sono un regalo a qualche multimiliardario o sono un modo per far tornare a vivere questi borghi? Secondo me sarebbe un investimento che all’inizio ha un meno davanti alle casse dello Stato ma col motore economico che potrebbe mettere in sistema alla fine potrebbe avere anche un più.

Poi, sulla querelle legata all’Ungheria e rapporti con gli altri leader del centrodestra, Salvini ha chiosato così:

L’Ungheria ha appena rieletto il suo presidente del Consiglio e hanno votato gli ungheresi. Quando la gente vota noi rispettiamo il voto: spero che altri rispettino il voto degli italiani. Situazione con Meloni e Berlusconi? Il centrodestra è unito, compatto. Abbiamo un programma comune. Poi siamo quattro soggetti diversi con culture diverse che hanno scelto di lavorare insieme e di vincere e governare insieme per almeno cinque anni. Poi, la Lega è la Lega, per noi l’autonomia viene prima di altro. Per noi mettere i soldi adesso per aiutare la gente a pagare le bollette è da fare, perché è debito buono. Per la Lega il nucleare è la fonte di energia più green, meno costosa e più sicura del futuro. Il programma è comune nel 99% dei casi, poi sarà la realtà che imporrà al nuovo governo, se Draghi non vorrà farlo, di intervenire sulle bollette.