Si parla spesso di come la tecnologia abbia influenzato e in qualche modo anche cambiato le nostre vite: il modo di informarsi, leggere, ma anche relazionarsi con gli altri, conoscere nuove persone e intraprendere con esse a volte anche relazioni, che siano amori o amicizie. Ha parlato di questo argomento la Dottoressa Serenella Salomoni, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa e terapista di coppia che è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano nella trasmissione “Che Musica Maestro!” con Arianna Caramanti e Lele Martinelli.

L’invasione dei Social

I social sono piombati nelle nostre vite come un fulmine a ciel sereno: sono utili sicuramente per varie ragione e anche per fare nuove amicizie e conoscere persone che poi potrebbero rivelarsi anche importanti per noi. Occorre però difenderci e pensare di trovarsi in una situazione di non verità perché si entra in essi a volte con un nickname, non è detto che sia obbligatorio inserire i nostri veri dati personali e quindi si può finire per incappare in un attimo in alcune situazioni spiacevoli, col rischio di trovarsi di fronte una persona magari che è esattamente l’opposto da quella che vedevamo sui social.

Chi rischia maggiormente

A finire spesso prede di adescatori social, sono e persone più deboli e fragili, quelle che hanno un estremo bisogno di intraprendere relazioni con qualcuno: che sia un amore o un’amicizia, ci sono individui che si trovano in situazioni spiacevoli nel corso delle loro vite e cercano rifugio proprio in un mondo virtuale! Hanno un estremo bisogno di qualcuno che cerca sostegno poiché sono particolarmente soli e fragili, non è un caso se spesse volte sono proprio le persone più grandi ad essere abbindolate e finire vittime di adescatori che addirittura si fanno dare dei soldi. Chiaramente i social possono rivelarsi deleteri anche per i bambini: sono tanti infatti quelli che vengono adescati da adulti malintenzionati attraverso internet. In questo caso ovviamente è il genitore che deve prestare la massima attenzione all’utilizzo che ne fa il proprio figlio, monitorare continuamente ciò che accade e permettere l’utilizzo di tablet, pc o telefono con attenzione e moderatamente.