Giornata di ricevimenti per Papa Francesco che in Vaticano ha ricevuto in udienza una delegazione di Confindustria guidata dal presidente Carlo Bonomi.

Papa Francesco: “Proteggere il diritto alla maternità e quello al lavoro”

Papa Francesco apre le porte dell’Aula Paolo VI a Confindustria, ricevendo una delegazione capitanata da Carlo Bonomi. Anche il tema del lavoro, benché i numeri dell’occupazione in Italia siano buoni, è direttamente collegato al difficile momento storico ed economico che stiamo vivendo:

Anche il mondo dell’impresa sta soffrendo molto e attraversando un momento difficile. La pandemia ha messo a dura prova tante attività produttive e ora si è aggiunta la crisi energetica derivante dalla guerra in Ucraina

In crisi di questo genere il buon imprenditore sente la responsabilità di tenere viva la sua azienda e i suoi dipendenti patendo rischi e incertezze

Papa Francesco

Poi spazio alle tante diseguaglianze sul lavoro che si riflettono sulla società:

Il lavoro deve sempre essere sinonimo di uguaglianza in ogni impresa o società. È vero che esiste la gerarchia, funzioni e salari diversi, ma le discrepanze non devono essere penalizzanti. Oggi il lavoro è poco valorizzato rispetto alle rendite finanziarie e agli stipendi dei top manager. Quando la differenza è significativa si ammala l’intera comunità aziendale

Altro aspetto spesso trascurato è quello della maternità che si lega strettamente alla natalità decrescente. Nessuna donna deve aver paura di rimanere incinta per le ripercussioni sul posto di lavoro. Vi chiedo di studiare soluzioni che sappiano guardare al futuro e abbracciare valori e visioni lontane

Papa Francesco

Bonomi: “Con i sussidi si rimane ancorati al presente”

Su questi ultimi concetti era partito anche Carlo Bonomi nel suo discorso al Pontefice e prima ancora agli altri rappresentanti del comparto industriale nazionale:

L’Italia oggi è un Paese smarrito, diviso e ingiusto per troppe persone, limitandosi a guardare il presente. Ragionando con questa logica si continua a sminuire il valore del lavoro preferendo elargire sussidi che lo scoraggiano. A tre anni dalla sua introduzione, il Reddito di Cittadinanza vede una platea pari al 50% che non ha ancora firmato il Patto per il Lavoro, obbligatorio per legge

Per ognuno che percepisce un reddito che non produce, c’è chi produce un reddito che non percepisce 

Carlo Bonomi, presidente Confindustria