L’Angelus di oggi è stata l’occasione di Papa Francesco per annunciare il suo viaggio in Kazakistan, dove parteciperà al Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali: il Pontefice incontrerà altri rappresentanti religiosi per dialogare e parlare anche del conflitto in Ucraina, che affligge ancora Kiev da ben 200 giorni.

Papa Francesco: “Pregate per il mio pellegrinaggio in Kazakistan”

Martedì Papa Francesco si recherà in Kazakistan per prender parte al Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali, come annuncia lo stesso Santo Padre durante la preghiera dell’Angelus:

“Dopodomani partirò per un viaggio di tre giorni in Kazakhstan, dove prenderò parte al Congresso dei capi delle religioni mondiali e tradizionali. Sarà un’occasione  per incontrare tanti rappresentanti religiosi e dialogare da fratelli animati dal comune desiderio di pace: pace di cui il nostro mondo è assetato. A tutti chiedo di accompagnare con la preghiera questo pellegrinaggio di pace. Vorrei già da ora rivolgere un cordiale saluto ai partecipanti, così come alle autorità, alla comunità cristiana e all’intera popolazione di quel vastissimo Paese. Ringrazio per i preparativi e per il lavoro compiuto in vista della mia visita”

Il pensiero del Pontefice all’Ucraina

Papa Francesco oltre ad annunciare il suo pellegrinaggio in Kazakistan, rinnova l’invito a pregare per l’Ucraina martoriata dalla guerra da ben 200 giorni:

“Un invito per continuare a pregare per il popolo ucraino, perché il Signore gli doni conforto e speranza. In questi giorni il cardinal Krajewski, prefetto del Dicastero per il servizio della carità, è in Ucraina per visitare varie comunità e testimoniare concretamente la vicinanza del Papa e della Chiesa. […] Riflettiamo allora sulle nostre relazioni – ha concluso il Papa -: io prego per chi non crede, per chi è lontano, per chi è amareggiato? Noi attiriamo i distanti attraverso lo stile di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza? Il Padre ci chiede di essere attenti ai figli che più gli mancano. Pensiamo a qualche persona che conosciamo, che sta accanto a noi e che magari non ha mai sentito nessuno che le dica: ‘Sai? Tu sei importante per Dio. Tu non lo cerchi ma lui ti cerca’. Lasciamoci inquietare da questi interrogativi”

Martedì dunque il Pontefice si recherà in Kazakistan, dove parlerà con gli altri leader religiosi per discutere dei conflitto e delle situazioni di sofferenza che affliggono il mondo.