Due lettere. Una recapitata alla redazione del quotidiano L’Adige, l’altra alla sede del gruppo Consiliare trentino di Fratelli d’Italia. Sono questi i mezzi attraverso cui, in queste ore, sono stati minacciati gli esponenti di Fdi locali, i candidati Alessia Ambrosi e Alessandro Urzì, e quindi Giorgia Meloni. La firma in coda alle lettere dice: le nuove brigate rosse.

Minacce a Giorgia Meloni

Lettere tutt’altro che amichevoli, intrise di parole violente e di messaggi poco rassicuranti. In un passaggio si legge: “Sarà un autunno caldo e di fuoco”. Poi la minaccia di mettere in essere iniziative contro l’arrivo a Trento di Giorgia Meloni, previsto per sabato 10 settembre. Sulla questione, riporta l’ANSA, sta già indagando la Digos di Trento.

La leader di Fratelli d’Italia, in un post su Facebook, commenta: “Il clima di odio e intolleranza che certa sinistra sta costruendo attorno a me e a Fratelli d’Italia adesso sfocia anche in atti intimidatori. Mi auguro che tutte le forze politiche condannino apertamente e senza tentennamenti questa missiva a firma delle Brigate Rosse. Se qualcuno pensa di intimorirci o di fermarci, ha sbagliato di grosso“.