C’era grande attesa per capire come avrebbero reagito i mercati alla notizia del rialzo dei tassi d’interesse da parte della Bce, in termini di apertura delle borse e spread. Piccole scosse di assestamento che per il momento non preoccupano, dal momento che i problemi seri potrebbero presentarsi in futuro.

Spread a 231 punti base, Bce pronta a intervenire sulla moneta

Spread in leggero rialzo all’apertura dei mercati: 231 punti base dopo una chiusura giovedì a quota 224. Effetto Bce, la decisione di aumentare di 75 punti base i tassi d’interesse provoca subito cambiamenti. Sale anche il rendimento del decennale italiano che si attesta al 4,07%, con un aumento di 11 punti base rispetto alla chiusura di ieri. Infine, l’euro torna sopra la parità con l’ultimo aggiornamento pari a 1,01 dollari americani.

Facendo un breve riepilogo, ecco i rendimenti dei nuovi tassi: quello principale sale a 1,25% dopo il primo rialzo a luglio, quello sui depositi allo 0,75% e quello sui prestiti marginali all’1,5%. Nella conferenza stampa di ieri Christine Lagarde ha ammesso che potrebbero esserci nuovi interventi correttivi se l’inflazione non si abbasserà verso la soglia attesa del 2%:

Siamo in una fase di transizione da un livello prevalentemente accomodante di politica monetaria verso interventi più drastici che assicureranno un ritorno puntuale dell’inflazione al target del 2%. Nei prossimi incontri il Consiglio Direttivo si aspetta di alzare ancora i tassi per smorzare la domanda e proteggere dal rischio di una persistente revisione al rialzo delle aspettative dell’inflazione

Il Tpi (lo scudo anti-spread, ndr) è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i Paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al proprio mandato di preservare la stabilità dei prezzi

Nota del Consiglio Direttivo Bce

Positiva l’apertura delle Borse europee

L’unico punto che non torna della questione è il rapporto tra politica monetaria e tasso di cambio: per la Bce le due cose saranno scollegate, ma in realtà si è visto che l’euro abbia perso efficacia nei confronti delle valute straniere proprio nel momento in cui venivano comunicati i dati dell’inflazione.

Parlando delle Borse europee, il Ftse Mib di Milano sale dell’1% raggiungendo i valori massimi dell’intera settimana. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,82% e il Cac di Parigi lo 0,67%. Per la giornata odierna non si attendono sostanziali novità o comunicazioni particolari in materia.