Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” su Radio Cusano Campus, affrontando diversi temi, a cominciare da quello del caro energia.

“Siamo di fronte davvero ad un problema immediato molto grave che deriva principalmente dall’aumento del prezzo delle materie prime e soprattutto dell’energia. Ovviamente nessun sistema produttivo può reggere a lungo una situazione come questa, tantomeno un sistema produttivo come il nostro che è già stato duramente provato dal Covid. Oggi credo che sul fronte dell’energia il governo debba intervenire subito con un decreto per contenere i costi per famiglie e imprese, esistono molte soluzioni complesse, se ne può discutere, ma la sostanza è semplice: lo Stato deve farsi carico di almeno una parte significativa degli aumenti che non possono rimanere a carico delle famiglie e delle imprese. Altrimenti molte aziende saranno costrette ad aumentare i prezzi  del consumo dei loro prodotti, saranno costrette a ridurre il personale e a chiudere. Le famiglie si ritroveranno di fronte al dilemma se pagare le bollette o fare la spesa. Naturalmente un problema come questo non può essere affrontato solo a livello nazionale, visto che tutte le cause sono internazionale, l’Europa deve parlare con una voce sola. E poi dobbiamo pensare anche al futuro, ci sono delle responsabilità precise della sinistra se ci troviamo in questa situazione. Il mio governo aveva ridotto la dipendenza dell’Italia dal gas russo, solo 3 anni dopo col governo di Letta la percentuale era più che raddoppiata. La politica della sinistra ha reso impossibile costruire i gassificatori e i termovalorizzatori e ha condotto l’Italia fuori dalla ricerca per il nucleare politico. Ovviamente il nostro governo cambierà radicalmente rotta su tutti questi argomenti”.

Berlusconi: “Ecco com’è cambiata la campagna elettorale”

“Il mondo intorno a noi in questi 28 anni ha conosciuto dei cambiamenti straordinari. Basti pensare che 28 anni fa internet era appena agli albori, i social media non esistevano, le persone si informavano soltanto attraverso i giornali e la tv, una tv che a quell’epoca conosceva il pluralismo solo da poco tempo e solo grazie alle reti Fininvest. In quegli anni era appena caduto il Muro di Berlino e si sperava in una stagione di pace e di libertà. Solo in Italia la sinistra comunista, alleata con certe procure della Repubblica, minacciava di prendere il potere sulle ceneri dei vecchi partiti democratici. Questa è una delle cose che non sono cambiate: oggi come allora la sinistra ha la protervia di voler stare al poter pur senza avere la maggioranza dei voti, usando di volta in volta l’arma giudiziaria, quella delle manovre di palazzo, quella della delegittimazione dell’avversario. L’altra cosa che non è cambiata è la mia fede nel mio Paese, c’è bisogno più che mai di una rivoluzione liberale, quella rivoluzione che noi abbiamo provato a realizzare, ma siamo stati ogni volta frenati da alleati infidi e da avversari non leali. Io credo che sia possibile un nuovo miracolo italiano. In circostanze drammatiche come la pandemia l’Italia ha dimostrato doti straordinarie di resistenza e di ricostruzione. Con un governo capace di richiamare a raccolta le migliori energie del nostro Paese e di garantire a chi lavora e a chi crea lavoro le condizioni per crescere l’Italia può sorprendere ancora una volta il mondo intero”.

Berlusconi: “Le nostre proposte per i giovani”

“Alle ragazze ai ragazzi noi non proponiamo delle mance, bensì delle prospettive di vita. Nel nostro programma ci sono retribuzioni di almeno mille euro per apprendistato e praticantato perché nessuno può vivere con una cifra più bassa di quella. Proponiamo un grande incentivo per le aziende per assumere i giovani al primo impiego e per i primi anni questi imprenditori non pagheranno nessuna tassa e nessun contributo. Le aziende avranno una convenienza straordinaria ad assumere i giovani in modo stabile. La seconda cosa che mi viene in mente da dire ai ragazzi è un consiglio: io penso che siete stanchi di non avere prospettive, non siete stimolati a dare il meglio perché mancano gli incoraggiamenti e gli incentivi, anche io come voi ho vissuto tutto questo, sono partito da zero, quando in Italia mancava proprio tutto, nella vita ho fatto oltre 20 lavori diversi. Posso dirvi che provando tanti lavori, impegnandosi a fondo senza mai scoraggiarsi, qualcosa di buono viene sempre fuori. Dovete provarci anche voi, noi vi aiuteremo perché un Paese che non investe sui giovani è un Paese che non ha futuro”.