Un po’ a sorpresa spunta un altro settore che potrebbe subire dei tagli anche nell’ottica del risparmio contro il caro energia: si tratta di quello aeroportuale, con una riorganizzazione dei voli che riguarderebbe in primis gli aeroporti di Milano Linate e Roma Ciampino.

Ciampino verso la chiusura, per Linate solo voli nazionali

A confermare l’ipotesi è l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, secondo cui è allo studio una riorganizzazione delle tratte che coinvolgerebbe in primis gli aeroporti di Milano Linate e Roma Ciampino: vediamo come.

L’Ente ha depositato presso il Ministero dei Trasporti un Piano straordinario di riassetto degli aeroporti italiani, dove spiccano per l’appunto i due aeroporti “minori” delle principali metropoli tricolore. Per quanto concerne Ciampino il Piano prevede la graduale riduzione del traffico aereo fino alla completa chiusura dello scalo e la sua sostituzione con l’attuale aeroporto civile di Frosinone “Gerolamo Moscardini”. A nord è infine previsto il potenziamento dell’aeroporto dell’Urbe, che dovrebbe fungere da hub di collegamento con Viterbo e Terni. Già qualche giorno fa il sindaco di Ciampino, Emanuela Colella, aveva scritto all’Enac per limitare l’arrivo di voli dopo le 23: un segnale eloquente della contrapposizione con il benessere dei cittadini.

Noi non chiediamo formalmente la chiusura di Ciampino ma segnaliamo le gravi criticità della sua collocazione, che è troppo innervata nel tessuto della città, crea disagio ai residenti tra smog e rumori e non ha possibilità di espansione. L’aeroporto dell’Urbe a Roma merita un rilancio, vorremmo destinarlo a un turismo di prossimità

Pierluigi Di Palma, presidente Enac

Limitatamente allo scalo di Milano Linate, dove ieri si è verificato un incidente sul lavoro (l’uomo è ricoverato in gravi condizioni), si propone di diversificare l’offerta di voli per non creare concorrenza agli aeroporti di Milano Malpensa e Bergamo Orio Al Serio: questi ultimi rimarrebbero attivi lungo le tratte internazionali. Ma fonti comunali guarderebbero con stupore alla decisione, specialmente dopo gli investimenti compiuti nel 2020 e il lungo iter per collegare l’aeroporto con la città tramite la nuova linea metropolitana.