Lo aveva accennato il ministro Cingolani, ma a confermarlo è il diretto interessato: Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, scarta definitivamente l’ipotesi di una riduzione dell’orario scolastico per far fronte al caro gas.

Capisco che ci sono problemi connessi con il costo dell’energia che coinvolgono tutto il Paese, ma la scuola deve essere l’ultima a essere interessata da eventuali provvedimenti sulle criticità connesse al costo dell’energia

Patrizio Bianchi a Radio Anch’io

Bianchi tranquillizza anche sulle cattedre vacanti: “La scuola ripartirà senza intoppi”

La scuola non si tocca: questa volta non è per denunciare una carenza di organico ma per ribadire che il caro gas non si rifletterà su una modifica dell’orario delle lezioni. Lo riferisce in un’intervista radiofonica il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

La scuola ha bisogno di una presenza chiara ed esplicita e non soggetta agli andamenti del prezzo del gas. Il governo non ha mai affrontato l’ipotesi di accorciare i giorni della settimana scolastica, ci sono altri ambiti in cui si può e si deve risparmiare. La scuola deve essere lasciata nelle condizioni di lavorare al meglio. A fronte di questo, noi stiamo investendo per poter permettere tempi prolungati, pieni, abbiamo dato risorse per le mense, le palestre, per un’idea di scuola più evoluta

Patrizio Bianchi a Radio Anch’io

Non si può tuttavia dire che i problemi non ci siano, almeno secondo quanto riferito dai sindacati. La questione è nota e riguarda le cattedre vacanti per l’inizio dello anno scolastico ormai alle porte. E i concorsi sono in ritardo.

Secondo i nostri calcoli mancano tra le 150mila e le 200mila cattedre da assegnare, tuttavia se siano corretti lo capiremo solo tra qualche mese. Ad oggi abbiamo coperto solo il 40% dei posti disponibili per le nomine in ruolo, con gravi lacune nella scuola media di primo e secondo grado, in particolare per gli insegnanti di sostegno, sulle discipline Stem e anche su qualche disciplina umanistica della scuola media di primo grado.

Ivana Barbacci segretario Cisl Scuola

Sempre nel corso dell’intervista radiofonica, Bianchi ha risposto così:

Posso garantire che tutti i docenti saranno in cattedra, così come è accaduto l’anno scorso. Quest’anno abbiamo realizzato tanti concorsi, abbiamo assunto oltre 50mila docenti incluso il personale supplente, gli studenti non devono temere di trovarsi davanti cattedre vuote al rientro dalle vacanze

Patrizio Bianchi a Radio Anch’io