Luca Guadagnino ha spiegato di non aver pensato ad Armie Hammer per la sua storia d’amore cannibale raccontata nel suo ultimo film Bones and All.

Luca Guadagnino, Armie Hammer e Bones and All: “Ogni collegamento esiste solo nei social media”

Bones and All è il prossimo film diretto da Luca Guadagnino e verrà presentato in concorso all’ormai imminente 79ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. La pellicola racconta la storia d’amore tra Maren (Taylor Russell), una ragazza che impara a sopravvivere ai margini della società, e Lee (Timothée Chalamet), un vagabondo disilluso, e del loro viaggio in un mondo che non accetta la loro natura.

Il cannibalismo è un tema fortemente presente nel film come del romanzo che l’ha ispirato ― Fino all’osso, nella versione italiana, scritto da Camille DeAngelis ― al punto da far pensare ad alcuni che vi fosse qualche collegamento con la vicenda di Armie Hammer, attore accusato di abusi e cannibalismo e collaboratore di Guadagnino in Chiamami col Tuo Nome.
Adesso è proprio il regista italiano a smentire categoricamente queste voci in un’intervista.

“Non ci ho pensato. Me ne sono accorto tempo dopo, quando mi è stato riferito di alcune di queste voci che giravano sui social media. Questo progetto è basato su un libro molto popolare ed è in sviluppo da molti anni prima che Dave Kajganich lo portasse alla mia attenzione, nel 2020. Ho subito trovato una connessione con questi personaggi emarginati, che vivono ai margini della società. Ogni collegamento con qualsiasi altra cosa esiste solo nei social media, che non frequento molto. Il rapporto tra questo tipo di gossip digitale e il nostro desiderio di realizzare questo film è totalmente inesistente e dovrebbe essere accolto con un’alzata di spalle”.

La frustrazione di fronte alle semplificazioni banali dei social

Guadagnino non nasconde il proprio disagio di fronte al modo in cui i social media finiscano col tralasciare senza alcun interesse i temi profondi del suo film, per dar spazio esclusivamente a chiacchiere morbose e insignificanti.

Preferirei parlare di ciò che il film ha da dire, invece di discutere di cose che non hanno nulla a che vedere con esso. I pettegolezzi sui social non affrontano nulla in modo costruttivo, e sono profondamente frustrato dalla sola idea che questa battaglia per l’uguaglianza così importante possa essere travisata in questo modo”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, su Radio Cusano Campus.