Scortato da un lungo applauso e da parole di ringraziamento, Mario Draghi ha partecipato questa mattina al Meeting di Rimini.

“Grazie per il calore di questo applauso, per la vostra accoglienza. Questo entusiasmo mi colpisce nel profondo, parlerò soprattutto ai giovani: per voi la politica sono valori da condividere e da affermare, voi siete la speranza della politica”

Introduzione di Mario Draghi

Mario Draghi al Meeting di Rimini rivendica l’operato del governo

Dopo il ringraziamento alle autorità e all’organizzazione del Meeting di Rimini, Mario Draghi torna a parlare in pubblico dopo il break estivo per concludere gli ultimi impegni in agenda prima della fine del mandato. Il suo discorso si apre con un confronto con il precedente intervento nell’edizione 2020 e sulle sue battute, tra cui quella del “debito buono”. Poi elenca tutte le calamità che stanno colpendo l’attualità geopolitica ed economica italiana, dalla guerra all’inflazione fino ai cambiamenti climatici:

Le decisioni che prendiamo oggi sono destinate a segnare a lungo il destino dell’Italia. Gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza, insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese, un Paese capace di superare le difficoltà che la Storia ci mette davanti. Il governo ha fatto il massimo per rispondere con prontezza alle esigenze degli italiani, compiendo scelte necessarie di giudizio per mantenere credibilità internazionale e per cercare unità di intenti, dialogo e coesione sociale

Voglio ringraziare politici e ministri per le competenze e la dedizione messe al servizio dell’Italia. Abbiamo gestito le emergenze e disegnato un Paese equo, forte moderno. Il contesto rimane ostico e non ammette soste. Sono grato al presidente Mattarella per avermi concesso l’onore di guidare l’Italia, agli italiani per avermi accompagnato in questo percorso con grande affetto. Mi auguro che chiunque avrà il privilegio di succedermi sappia preservare lo spirito repubblicano e superare difficoltà che oggi paiono insormontabili. L’Italia ce la farà anche questa volta. Invito tutti ad andare a votare il prossimo 25 settembre. Sono certo che il prossimo governo, di qualunque colore politico sarà, riuscirà a superare le difficoltà che sembrano insormontabili: l’Italia ce la farà anche questa volta. Mi è stato chiesto quale sia la mia agenda, ma io posso fare solo una sintesi dei principi, del metodo utilizzato e dei risultati conseguiti. Io credo che saranno gli italiani a scegliere i propri rappresentanti e il programma del prossimo esecutivo.

Mario Draghi al Meeting di Rimini

Quindi, ancora:

Le sfide sono molte, e di non facile soluzione: come continuare a diversificare gli approvvigionamenti energetici e calmierare le bollette per famiglie e imprese; come accelerare sulla strada delle energie rinnovabili per combattere il cambiamento climatico; come mantenere il giusto impulso nelle riforme e negli investimenti, per preservare la crescita, la stabilità dei conti pubblici, l’equità; come continuare ad assicurare all’Italia un ruolo da protagonista nel mondo, all’interno dell’Unione Europea e del legame transatlantico. Queste questioni, nel loro insieme, presentano un passaggio storico drammatico, che deve essere affrontato con profondità di analisi e coraggio di azione. Le decisioni che prendiamo oggi sono destinate a segnare a lungo il futuro dell’Italia.

Draghi sul ruolo dell’Italia nell’Unione Europea

Il premier ha poi parlato dell’autorevolezza che deve avere il nostro Paese in Europa:

Il posto dell’Italia è al centro dell’Unione Europea e ancorato al Patto Atlantico, ai valori di democrazia, libertà, progresso sociale e civile che sono nella storia della nostra Repubblica. È con questa visione che i nostri padri, i nonni hanno ricostruito l’Italia e reso la sua economia una delle più dinamiche del mondo, con uno degli stati sociali più generosi. È grazie alla nostra appartenenza al mercato unico che siamo riusciti a costruire su queste basi un’economia con forti tutele per lavoratori e consumatori. Ed è grazie alla partecipazione dell’Italia da Paese fondatore se l’Europa è diventata un’Unione di pace e di progresso. L’Italia ha bisogno di un’Europa forte tanto quanto l’Europa ha bisogno di un’Italia forte.

Il premier rivolge un pensiero anche all’Ucraina

In precedenza il premier ha trasmesso all’ufficio di Volodymyr Zelensky il messaggio di auguri dell’Italia in occasione della Festa Nazionale dell’Ucraina:

Vi faccio i miei più sentiti auguri per la vostra Festa nazionale. L’amicizia tra Italia e Ucraina è forte e si è rafforzata ulteriormente dopo la brutale invasione da parte della Russia. Il vostro coraggio, il vostro desiderio di vivere in un Paese libero e sovrano, il vostro attaccamento ai valori europei sono fonte di ispirazione per tutti noi

Il nostro Governo e i nostri concittadini continueranno a fornirvi sostegno politico, finanziario, militare e umanitario. Vogliamo aiutarvi a difendervi, a raggiungere una pace duratura, nei termini che riterrete accettabili. Ringrazio le Autorità ucraine per aver contribuito a trovare una soluzione per sbloccare le esportazioni di grano dai porti del Mar Nero, un primo e importante passo per garantire la sicurezza alimentare mondiale

Lettera di Mario Draghi all’Ucraina