Cose da vedere a Palermo ce ne sono moltissime. Sicilia bedda cantava qualche anno fa il funambolico trombettista siciliano Roy Paci facendo cantare migliaia di persone con un  inno alle bellezze della sua terra. Un luogo che, come tutte le meraviglie nazionali ha anche una capitale, il capoluogo della regione Sicilia: città dai mille colori e dalle mille voci, con una storia millenaria che oggi offre numerosissime occasioni di svago e di approfondimento culturale. 

A questo punto allora occorre fare una lista delle cose da vedere a Palermo, scegliendo poi, a seconda delle disponibilità, quanto tempo dedicare alla visita. 

Per prima cosa bisogna sottolineare che il capoluogo siciliano, grazie al suo clima mediterraneo, si offre con sfumature diverse in tutte le stagioni, e quindi ognuno può scegliere in quale momento dell’anno visitarla. Certo che l’estate piena, magari con vento di scirocco, di giorno può presentare temperature particolarmente elevate (il picco storico è stato di 45,6 gradi), ma la brezza marina può dare sempre sollievo. Per questo è forse più consono scegliere la primavera o l’autunno per visitarla. 

Cose da vedere a Palermo: l’arte e la cultura

Il capoluogo siciliano di attrazioni ne offre tante. Ma cima alla lista delle cose da vedere a Palermo sicuramente ci sta la cattedrale. E questo perché è il luogo che sintetizza la lunghissima storia della città, che si sviluppa dai primi insediamenti umani ad oggi attraverso una meravigliosa serie di sovrapposizioni di popoli e culture. 

Ove ora sorge la cattedrale anticamente c’era una basilica paleocristiana, poi una moschea. Di nuovo trasformata in chiesa, nel Settecento fu trasformata da Carlo di Borbone in un capolavoro neo-classico. Una visita attenta può trovare tracce di ognuno di questi passaggi. 

Restando in tema religioso la chiesa della Martorana è considerata uno dei capolavori bizantini italiani, nella quale si mescolano la cultura della lontana bisanzio con quelli della dominazione arabo-normanna. 

Luoghi densi di cultura e di tradizioni millenarie

Nell’elenco delle cose da vedere a Palermo non può mancare una visita dalle emozioni forti: è quella alle Catacombe dei Cappuccini, il luogo dove si incontrano i morti. Qui sono esposte le spoglie mummificate di migliaia di palermitani morti tra il Seicento e l’Ottocento: una tradizione inaugurata dai frati cappuccini della chiesa di Santa Maria della Pace che avevano scoperto che il sottosuolo palermitano ha la caratteristica di mummificare i corpi. 

Altra visita immancabile è quella alla cattedrale di Santa Maria Nuova chiamata anche Duomo di Monreale, parte dell’itinerario arabo-normanno diventato patrimonio dell’Unesco nel 2015. 

Passando alle dimore storiche una visita obbligata è quella a Palazzo dei Normanni, la più antica residenza reale d’Europa, che custodisce la cappella Palatina, costruita nel 1.100 in stile bizantino, sulle cui navate svetta la meravigliosa possenza del Cristo pantocratore.

Cuore della città storica è sicuramente la Kalsa, l’antico quartiere arabo di Palermo, che custodisce storie e manufatti d’inestimabile valore come palazzo Mirto, palazzo Abatellis e l’Oratorio dei Bianchi. 

Tra piazze e vie piene di fascino una sosta va sicuramente fatta alla fontana pretoria, proprio di fronte al palazzo comunale, soprannominata dai palermitani la “Fontana della Vergogna” perché le sue statue sono tutte nude. 

In una città che d’estate lo scirocco infiamma, il Foro Italico può diventare un’oasi di pace: è un grande giardino pubblico a pochi passi dal mare. Ma per immergersi ancora di più nel verde si può fare una visita all’orto botanico e a villa GIulia: nel primo troverete viali ombrosi ricchi di piante mediterranee ed esotiche di ogni specie fra le quali un  gigantesco ficus dai rami intrecciati. ingresso libero per Villa Giulia che trovate proprio di fianco all’orto botanico e offre un’ottima frescura nelle giornate più calde.

La vita di strada

C’è una cosa immancabile da fare in questa splendida città: immergersi nell’atmosfera unica delle sue vie e piazze. Camminare, guardare, annusare e soprattutto mangiare: il cibo di strada è una tradizione caratterizzante di Palermo, alla quale i suoi cittadini mai rinuncerebbero. E allora, girando per i tre storici mercati cittadini, Vucciria, Ballarò e il Capo, ascoltando la liturgia dell’abbainare dei venditori, che magnificano le loro mercanzie, non si può che lasciarsi conquistare dai sapori di crocchè e arancine, da un panino con la milza (meusa), o dallo sfincione (focaccia morbida con pomodoro e caciocavallo), affrontando con coraggio le budella di vitello (stigghione), o lasciandosi avvolgere dalle schiacciatine fritte di farina di ceci (panelle). Ma attenzione: Palermo offre quella che è considerata la migliore arte pasticciera del mondo. E, allora, come non farsi rapire da cannoli, cassate, pasticcini alle mandorle, o dal singolare gelo all’anguria?

Infine il mare: per vivere tutta Palermo 

Non dimentichiamoci che il capoluogo siciliano è una città di mare, che il mare respira e il mare canta con ogni sua pietra, voce e luce. La spiaggia di Palermo si chiama Mondello: sabbia bianca, mare cristallino, viali alberati, ville in stile liberty, ristoranti, bar, negozi, strutture ricettive, un luogo di straordinaria palermitanità.