L’Italia si conferma epicentro europeo dell’infezione da West Nile virus: 230 i casi confermati al 16 agosto secondo l’Istituto Superiore di Sanità, 86 in più in una settimana. 13 i decessi, che però andranno rapidamente aggiornati visto il decesso nella giornata di mercoledì a Reggio Emilia di una donna di 74 anni.

West Nile Virus, la cartina si allarga a Sardegna e Toscana

Nuovo bollettino aggiornato dell’Istituto Superiore di Sanità sull’andamento dell’infezione da West Nile virus. In una sola settimana i casi crescono del 60% attestandosi a quota 230: si conferma dunque l’andamento esponenziale dei contagi accertati. Al contempo, il numero delle vittime sale a 13, tre in più rispetto alla settimana precedente.

Pianura Padana confermata zona fertile per la circolazione del virus, specialmente Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Anche Toscana e Sardegna presentano alcuni casi, dove sono in analisi tre pazienti ricoverati a Pistoia e Oristano. Rispetto al totale, si conferma l’attaccamento all’organismo tramite forma neuro-invasiva come principale canale (il 55%), seguono i donatori di sangue e i sintomatici. Per quanto concerne il batterio “cugino” Usutu i casi accertati sono 3, due in Friuli e uno in Piemonte.

Parola d’ordine rimane prevenzione

La situazione viene monitorata con cadenza giornaliera dall’Iss, il quale certifica la diffusione del virus quasi esclusivamente nel nostro Paese. Solo la Grecia presenta una circolazione significativa in Ue con 39 casi accertati.

E’ bene ricordare che il West Nile Virus aveva già fatto visita all’Italia in passato, ma mai con proporzioni simili. Derivante soprattutto dalle zanzare da alcune specie di uccelli ed equini, il virus è particolarmente diffuso in Asia e alcune zone locali degli altri continenti. Da diversi anni è attivo il dibattito sulla necessità di creare un vaccino specifico che però rimane ancora un’ipotesi senza alcun sostegno fondante.

La prevenzione rimane l’arma principale raccomandata: ridurre l’esposizione, ricorrere a una frequente disinfestazione delle aree verdi, tenere asciutti i vasi (oppure cospargerli di sabbi), coprire con teli impermeabili piscine e vasche, pulire quotidianamente grondaie e tubi, infine tagliare l’erba di prati e giardini. Sul versante della disinfestazione sono molte le amministrazioni comunali che hanno obbligato gli organizzatori di eventi a comunicare con la giunta in anticipo per predisporre le sanificazioni necessarie.