Il futuro di Raspadori nelle parole di Giovanni Carnevali. L’amministratore delegato del Sassuolo ai microfoni di Dazn, prima della gara contro la Juventus in programma all’Allianz Stadium alle 20.45 ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni in ottica calciomercato. Fari puntati soprattutto su Raspadori, la cui cessione al Napoli potrebbe arrivare molto presto: Raspadori è un grande professionista, si comporta in modo esemplare, ma è inutile nasconderlo che tutte queste voci possono rendere confuse le idee e i modi di pensare. Penso che sia una scelta tecnica dell’allenatore. C’è questa trattativa in corso, non è in stallo, quello che ci dispiace è fare a meno di un ragazzo di grande valore in una gara importante. Secondo me il calciomercato deve finire quando inizia il campionato, non dà tanta regolarità al campionato, non fa bene, non è una cosa positiva, ne stiamo risentendo anche noi. Non blocchiamo nessuno, il Sassuolo se deve cedere lo fa a determinate condizioni.

Carnevali si è poi soffermato sui dettagli del possibile addio di Raspadori in direzione Napoli: “Abbiamo fatto la nostra richiesta, non vogliamo passare per la società che non vende, ma per un giocatore importante essere in questa fase ti porta ad avere confusione. Comunque in un modo o nell’altro questa trattativa deve chiudersi”.

Carnevali: “Berardi? Ci sono state delle richieste”

Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, si è anche soffermato sul futuro di Domenico Berardi, capitano dei neroverdi. Queste le sue parole: “Per noi è il giocatore più importante che abbiamo, non è vero che è stata un’estate tranquilla, ci sono state delle richieste. La nostra volontà è di rinnovare il contratto, speriamo di chiudere la trattativa, per noi è un grande acquisto. Ce l’hanno chiesto sia in Italia che all’estero“. Chiusura dedicata sull’obiettivo stagionale del Sassuolo: “Sicuramente l’obiettivo è far si che il Sassuolo possa crescere, la famiglia Squinzi ci ha dato questa possibilità. Al di là di Pinamonti abbiamo acquistato altri due giocatori: l’importante è che nel calcio ci sia programmazione, il mercato aperto credo sia un male, non ti dà la possibilità di farlo. Vogliamo far crescere i giovani, che possono portarci vantaggi non solo economici, ma anche sportivi”.