Quattro anni fa la tragedia del Ponte Morandi sconvolse l’Italia: oggi a Genova si è celebrata la commemorazione delle 43 persone che persero la vita in quel tragico incidente. Presenti alla cerimonia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Mario Draghi e altre cariche dello Stato.

Ponte Morandi, le parole di Mattarella alla commemorazione

Durante la cerimonia di commemorazione delle 43 vittime della tragedia del Ponte Morandi è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

“Nel quarto anniversario del crollo del Ponte Morandi, si rinnova il dolore della tragedia che ha colpito quarantatré vittime. Una ferita che non si può rimarginare, una sofferenza che non conosce oblio, una solidarietà che non viene meno. Un dramma che segna la vita della Repubblica e per il quale la magistratura sta doverosamente accertando le responsabilità. Rinnovo anzitutto ai familiari, costretti a patire il dolore più grande, la più intensa solidarietà della nostra comunità nazionale. Si manifesta l’esigenza di interventi adeguati a sostegno dei familiari delle vittime di tragedie come queste: occorre che la normativa sappia dare risposte a queste esigenze. L’azione svolta dal comitato dei familiari delle vittime è risultata preziosa, vero e proprio memoriale vivente della tragedia, in attesa della realizzazione del memoriale proposto a monito permanente”

Nella chiesa di San Bartolomeo della Certosa si è tenuta la messa in ricordo delle vittime della tragedia poi alle 11:36 – ora del crollo del Ponte Morandi – un minuto di silenzio commemorativo.

Draghi: “Evitare che tragedie simili si ripetano”

Per la commemorazione delle vittime del Ponte Morandi ha parlato anche Mario Draghi, con il premier che chiede di lavorare per evitare che tragedie del genere si ripetano:

“Nel quarto anniversario del crollo del Ponte Morandi, voglio rinnovare la più sentita vicinanza del Governo e mia personale ai parenti delle vittime, ai feriti, a tutti i genovesi. Il dolore per questa terribile ricorrenza si associa a una profonda convinzione: lo Stato deve fare tutto il possibile perché tragedie simili non avvengano mai più. Dobbiamo garantire la sicurezza delle nostre infrastrutture, tutelare la vita di tutti i cittadini. Ne va della credibilità dell’Italia, delle nostre istituzioni. Durante la mia visita a Genova ho visto una città forte e unita, che non dimentica il passato e guarda con coraggio al futuro. La rapida realizzazione del nuovo ponte San Giorgio è un esempio straordinario di collaborazione e concretezza, un modello per tutta l’Italia. Voglio ringraziare ancora una volta il sindaco Marco Bucci e tutta la struttura commissariale, le autorità locali, in particolare il presidente della Regione Giovanni Toti, il senatore Renzo Piano e tutti color che sono stati coinvolti in questo progetto”

Quindi le parole del sindaco Bucci:

Il mio primo pensiero va alle vittime e ai familiari delle vittime. Genova non vuole dimenticare, noi saremo sempre vicini ai parenti di chi ha perso la vita, Genova scolpirà nella pietra questa data: il 14 agosto. Il secondo va alla città che ha molto sofferto, soprattutto in questi due quartieri Certosa e Sampierdarena, ma c’è un grande progetto per quest’area, e anche per il memoriale ci sono stati intoppi ma ci rimboccheremo le maniche e lo faremo. Il terzo pensiero va al futuro della città e della società civile, è compito dell’amministrazione proteggere i propri cittadini e fare in modo che non accadano più cose simili.

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