Accadde oggi, 13 agosto 1940: battaglia d’Inghilterra, “il giorno dell’aquila”. Il “giorno dell’aquila”, in tedesco “Adlertag”, fu il nome in codice dato dall’Aviazione tedesca all’operazione militare che aveva lo scopo di distruggere la controparte britannica nell’ambito della battaglia d’Inghilterra iniziata il 10 luglio di 82 anni fa durante la Seconda guerra mondiale. La distruzione della Royal Air Force da parte della Luftwaffe era necessaria affinché le unità navali naziste potessero attraversare il Canale della Manica senza opposizione aerea e affinché la Home Fleet, che avrebbe potuto opporsi all’invasione dal mare, fosse priva di protezione dal cielo.

Accadde oggi, 13 agosto 1940: battaglia d’Inghilterra, “il giorno dell’aquila”

Adolf Hitler ordinò al Comandante in Capo della Luftwaffe, Hermann Goering di preparare l’operazione. Obiettivo principale: la distruzione del Fighter Command per cui, per tutto il mese luglio e i primi di agosto, i tedeschi fecero i preparativi. La data dell’assalto fu posticipata molte volte per il brutto tempo e infine fu decisa per il 13 agosto 1940. Ma i risultati non portarono al risultato sperato dalla Germania. La battaglia d’Inghilterra era stata avviata dal Terzo Reich con l’obiettivo di portare a termine l’operazione “Leone Marino”, ovvero la conquista della Gran Bretagna.

Hitler e l’attacco all’Occidente

Dopo l’annessione dell’Austria e la conquista di Cecoslovacchia, Polonia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia, Hitler provò a piegare anche l’Inghilterra di Winston Churchill. La battaglia d’Inghilterra fu la prima grande campagna di guerra a essere combattuta interamente da forze aeree e fu anche la più grande e intensa azione di bombardamento aereo fino a quella data. Nella prima fase, gli obiettivi principali dei tedeschi furono i convogli di rifornimento e i porti, quali Portsmouth. Poi, un mese dopo, la Luftwaffe iniziò a colpire gli aeroporti e le infrastrutture della RAF.

Il Terzo Reich fallisce gli obiettivi

Con il progredire della battaglia, la Luftwaffe iniziò a bombardare anche le fabbriche aeronautiche e altre infrastrutture, anche per annientare la volontà di resistenza della popolazione civile. Alla fine, la Luftwaffe si concentrò su aree di significato politico utilizzando la strategia del bombardamento strategico. Come detto, però, la Germania nazista non riuscì né a distruggere il sistema di difesa aerea britannico, né a obbligare il Regno Unito a negoziare un armistizio o una resa.

I motivi della vittoria britannica

Gli inglesi riuscirono a resistere grazie ad aerei da combattimento migliori di quelli tedeschi e all’uso del radar. Il mancato successo nazista fu dunque un punto di svolta cruciale nell’andamento delle prime fasi del conflitto. Da alleata della Germania, alla battaglia d’Inghilterra partecipò anche l’Italia di Benito Mussolini. La Regia Aeronautica intervenne con 170 tra caccia, bombardieri e ricognitori, inquadrati nel CAI, Corpo Aereo Italiano. Velivoli però vetusti e inadeguati che non aiutarono la Luftwaffe.