C’è una svolta – in negativo per il giocatore e l’Atalanta – nel caso doping che riguarda José Palomino. Il giocatore è infatti risultato positivo anche alle controanalisi effettuate. A comunicarlo è Nado Italia, che con una nota ufficiale sul proprio sito ha confermato la positività del calciatore dell’Atalanta: “Le operazioni di analisi del campione B prelevato in data 5.7.2022 a Ciserano all’atleta Josè Luis Palomino ed effettuate in data 11.8.2022 presso il Laboratorio Antidoping di Roma hanno confermato il risultato ottenuto nelle prime analisi”. Rimane dunque la sospensione per il difensore argentino, che già in misura preventiva era stato fermato dopo la positività riscontrata il 26 luglio. Anche nel campione raccolto per le controanalisi sono state riscontrate tracce di clostebol metabolita, sostanza proibita dalle Norme antidoping. Per il difensore dell’Atalanta può dunque cominciare l’iter previsto dalla giustizia sportiva. Palomino avrà sette giorni per inviare materiale “difensivo” o chiedere di essere interrogato, ma in ogni caso può fare sia l’uno che l’altro. Fra le ipotesi, oltre a quella del processo sportivo presso il Tribunale Nazionale Antidoping, c’è anche quella del patteggiamento. Intanto Palomino ha sempre negato ogni responsabilità e continua a farlo. Il classe 1990 avrebbe violato gli art. 2.1 e 2.2 per il Tribunale Nazionale Antidoping dopo il controllo disposto da Nado Italia, che adesso ha effettuato anche le controanalisi nella giornata di ieri 11 agosto.

Palomino positivo al doping: la ricostruzione

Il polverone si alzò il 26 luglio, quando Nado Italia comunicò la positività di Palomino con un’altra nota ufficiale in cui si leggeva: “Il Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Jose’ Luis Palomino (FIGC) per violazione degli artt. 2.1 e 2.2. L’atleta è risultato positivo alla sostanza Clostebol Metabolita. Il controllo è stato disposto da NADO Italia”. Dopo qualche minuto arrivò anche il comunicato ufficiale dell’Atalanta in merito alla situazione: “Atalanta BC comunica che in data odierna è stata notificata, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, la sospensione cautelare dell’atleta José Luis Palomino. Il club comunica che, in attesa di valutare i prossimi passaggi procedurali, la segnalazione della Procura Nazionale Antidoping riguarda la sostanza ‘Clostebol Metabolita“. Questi i due comunicati pubblicati il giorno della positività del difensore argentino, che sin da subito però si è dichiarato totalmente estraneo alla circostanza, al punto da chiedere le controanalisi.

La richiesta delle controanalisi

Dopo qualche ora, dunque, il giocatore decise di richiedere le controanalisi e a comunicarlo fu ancora la stessa società nerazzurra con un altro comunicato: “Atalanta BC comunica che il proprio tesserato Josè Luis Palomino richiederà le controanalisi del campione B e la documentazione analitica dei campioni prelevati. Si ritiene doveroso, vista la delicatezza della vicenda, di comune accordo con il calciatore ed i legali, di invitare al massimo rispetto della privacy della Famiglia Palomino che in questi giorni si sente particolarmente affranta da una vicenda che la sta profondamente segnando non solo dal lato professionale, ma anche umano. Rimane forte, alla luce degli accertamenti in corso, il fermo convincimento che si possa dimostrare l’estraneità del calciatore alla vicenda“. Intanto, però, il calciatore fu sospeso in via preventiva in attesa delle controanalisi, arrivate poi oggi e che hanno confermato la positività al doping del giocatore, nonostante sia l’Atalanta che Palomino si erano detti sorpresi dall’evidenziazione della positività dello stesso difensore.