Charles Leclerc si è raccontato in un articolo di GQ, dove ha parlato di vari temi, raccontando aneddoti più o meno conosciuti della sua vita privata e della sua carriera, tra cui un simpatico aneddoto su Maranello.

In vacanza su un gigantesco Yacht in Sardegna Charles avrà tempo di raccogliere energie per il finale di stagione che lo vede rincorrere un Mondiale che ormai sembra però essere sfuggito per l’ennesima volta a lui e alla Ferrari, che fino adesso hanno sì raccolto tre vittorie e altri due podi, ma i tre ritiri pesano eccome sul bilancio del campionato del monegasco.

Leclerc e la prima volta a Maranello

“Rimasi seduto nel parcheggio per due ore e intanto cercavo di immaginare come fosse l’interno della sede. Nella mente mi figuravo di ammirare una struttura simile a quella vista in Charlie e la Fabbrica di Cioccolato. Con gli Umpa Lumpa che scorrazzavano in giro. Quando hai sette anni e vinci due gare di fila, pensi di essere imbattibile. Mio padre mi ha detto: “Sii sempre umile, anche nei momenti positivi e soprattutto quando pensi di essere imbattibile”

La preoccupazione della madre

“La preoccupazione di mia madre è grandissima. E non so cosa dirle. Oltre al fatto che amo il mio lavoro. Non c’è nulla in particolare che possa aggiungere per farla sentire meglio. Non le dirò che starò attento. Sarebbe una falsità. Farò del mio meglio, in ogni caso. Lei lo sa bene: è uno sport pericoloso. Nel corso degli anni è diventato molto più sicuro, ma rimarrà sempre un’attività dove il rischio esiste. Ma sa che sono l’uomo più felice al mondo quando sono in macchina”

Binotto: “Il problema della Ferrari non è la strategia”

Nel frattempo Mattia Binotto ha parlato della stagione vissuta fino ad ora dalla Ferrari, dicendo che sicuramente il problema non è la strategia.

“Non ho dubbi sulla necessità di fare sempre dei passi avanti, dobbiamo migliorarci sull’aerodinamica, sul telaio, sulla power unit, sulla strategia e tutti gli aspetti che si possono migliorare. Detto questo, credo di avere una grande squadra che si occupa della strategia e non credo sia un nostro punto debole. Gare come Monaco, Silverstone o Paul Ricard sono state giudicate problematiche ma io non vedo il gruppo come un problema, perché credo che abbiamo anche preso decisioni giuste”