Terzo polo, ipotesi possibile ma solo per Italia Viva: Secondo quanto raccontano fonti interne, c’è grande scetticismo sul fatto che Azione raggiungerà una sintesi che conduca a un’alleanza in vista delle elezioni politiche.

Elezioni, il Terzo Polo accontenta Iv mentre Azione teme nuova delusione

Italia Viva ha le idee chiare: o con Calenda per la creazione di un Terzo Polo oppure da soli. Matteo Renzi è il primo a tendere la mano all’ex collega, già ministro dello Sviluppo Economico durante il governo renziano. Lo ha fatto in un’intervista e lo ha ribadito anche negli appuntamenti di dibattito occorsi durante la giornata. Tuttavia, i suoi fedelissimi non sono convinti che Azione riuscirà a esprimere un pensiero univoco circa la possibile alleanza.

Iv tiene inoltre aperto lo spiraglio anche per Lista Civica Nazionale-L’Italia C’è del duo Pizzarotti-Falasca, altrimenti sarà corsa in solitaria. I sondaggi proietterebbero l’eventuale coalizione intorno al 6%, equamente divisa dopo che la scissione con il Partito Democratico e quella interna con +Europa ha fatto perdere notevolmente terreno al partito di Calenda. L’accordo permetterebbe inoltre a entrambe di superare la soglia di sbarramento del 3% e accedere alla ripartizione dei seggi secondo il meccanismo vigente proporzionale. Unico dubbio rimarrebbe la necessità di raccolta firme da parte di Azione nel caso di corsa in solitaria: Calenda ha ribadito che non sarebbe stato un problema, tuttavia la fatica potrebbe ugualmente essere risparmiata.

Calenda non si sbilancia, cruciali i prossimi giorni

A colloquio con il giornalista Massimo Giannini, Calenda dà l’idea di crederci veramente anche se il timore di un’altra figuraccia lo induce alla cautela:

Con Renzi ci siamo telefonati in questi giorni. L’unico appunto che gli ho fatto riguardava l’eventuale leadership in caso di accordo. Chi tra Renzi e Calenda? Magari una terza personalità, meglio se al femminile. A oggi le condizioni per un Terzo Polo ci sono, ma non c’è né incontro tra le parti né tantomeno un accordo. Su Enrico Letta mi sono già espresso, sono super disponibile a fare un confronto pubblico insieme a lui e a riversargli le tonnellate di messaggi che ho in sospeso

Carlo Calenda, segretario di Azione

Bisogna poi guardare i social network per capire come da un lato ci sia totale accordo sugli intenti e dall’altra meno. In casa Italia Viva si è espresso a favore anche Luigi Marattin, poi sostenuto anche da Raffaella Paita. Manca invece un punto di vista del braccio destro di Renzi, ossia Maria Elena Boschi che ribadiva convintamente qualche giorno fa la corsa in solitaria:

Abbiamo lavorato con Calenda perché si potesse riportare a livello nazionale un terzo polo riformista alternativo alla destra sovranista e alla sinistra confusa. Carlo ha preferito la sicurezza dei voti del Pd. Fa fatica a spiegarlo ai suoi di Azione che lo stanno abbandonando sul territorio, figuriamoci agli altri. Da parte nostra nessuna polemica: se si sente più in sintonia con Fratoianni, Emiliano e Di Maio, auguri

Maria Elena Boschi in un’intervista dello scorso 5 agosto

Sul fronte di Azione c’è grande difficoltà ad amalgamare le anime che sono entrate nel partito. Mariastella Gelmini non si è ancora espressa, mentre Mara Carfagna sembra favorevole all’accordo con Iv.