Rimane legato alla stretta attualità il fenomeno del vaiolo delle scimmie, tuttavia in Italia sono attese nel tardo pomeriggio le prime dosi di vaccino in Veneto.

Vaiolo delle scimmie, 400 dosi nel Veneto, altre in arrivo

Arriveranno in Veneto le prime 400 dosi di vaccino anti-vaiolo delle scimmie, secondo gli accordi stipulati con l’Unione Europea. La Regione del governatore Zaia è la prima a riceverle, lunedì dovrebbe toccare alla Lombardia.

Sono in arrivo in Veneto le prime dosi di vaccino anti-vaiolo Jynneos. La Regione ha tempestivamente organizzato il ritiro e il trasporto delle dosi assegnate al Veneto: in questa prima fase si tratta di 400 dosi. Seguirà una seconda distribuzione, verosimilmente nella seconda metà di agosto, con criteri di ripartizione in corso di definizione a livello nazionale

Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità della Regione Veneto

Il primo lotto sarà immagazzinato nella Farmacia ospedaliera dell’Angelo di Venezia Mestre per la successiva distribuzione ai punti di somministrazione.

Lombardia a ruota, bacino oltre la metà dei casi

Lunedì, come detto, dovrebbe essere prevista la consegna anche in Lombardia ossia la regione che conta la metà dei casi fin qui segnalati: 269 su 545:

Siamo in un contesto dove la situazione epidemiologica non è grave ed emergenziale, ma comunque merita attenzione per la crescita costante nei numeri dei contagi sul territorio. L’unità di coordinamento avrà il compito di monitorare l’andamento dei casi, condividere le strategie di vaccinazione e verificare l’andamento clinico della patologia con attenzione ai casi eventualmente più gravi. Dalla prossima settimana sarà disponibile nella rete lombarda dei Centri per la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse la prima fornitura di vaccini per le persone a rischio contagio

Direzione Generale Welfare Lombardia

A fare il punto a livello nazionale è uno studio coordinato dal binomio romano Maruotti-Ciccozzi:

In Italia siamo vicini al picco, ma i casi sono sottostimati: probabilmente sono almeno il doppio. Abbiamo analizzato i dati dei primi 10 Paesi più colpiti dal vaiolo delle scimmie: in alcuni, come la Germania, è stato già raggiunto il picco. Il Brasile è in piena fase espansiva. Negli Usa (che hanno proclamato lo stato di emergenza possiamo prevedere il picco verso fine agosto, lo stesso in Francia. C’è una grossa fetta di positivi che sfugge alla rete ufficiale per due problematiche: il basso numero di test e il fatto che i medici non riescono immediatamente ad identificare un caso

Studio congiunto Maruotti (Uni Lumsa) e Ciccozzi (Unicampus)