Ritirata dal mercato l’acqua minerale Guizza per presenza di stafilococco aureo in alcuni lotti. Il richiamo è del ministero della salute, una decisione precauzionale a seguito delle analisi dell’Arta Abruzzo per conto del Sian di Pescara da cui sarebbe risultata la presenza di questo batterio.

Ritirati per precauzione due lotti di acqua minerale naturale oligominerale Guizza prodotta nello stabilimento di Valle Reale a Popoli in provincia di Pescara per “rischio microbiologico a causa dello Stafilococco aureus”.

A segnalare il richiamo precauzionale è stato il ministero della salute. Le bottiglie ritirate sono in Pet da 1,5 litri con numero di lotto 10LB2202A (produzione del 21 Luglio) e 08LB2208A (produzione del 27 Luglio). I termini di conservazione sono rispettivamente del 20 Gennaio 2024 e del 26 Gennaio 2024.

“La decisione, fa sapere l’azienda, è stata presa a seguito dei campionamenti svolti dall’Arta Abruzzo per conto del Sian Asl di Pescara presso il sito produttivo di Popoli che hanno riscontrato la presenza dell’indicatore di contaminazione Stafilococco aureo in alcuni prodotti finiti”.

Gran Guizza S.p.A. invita a non consumare i prodotti appartenenti ai lotti oggetto di ritiro. Precisa, inoltre, che il richiamo si riferisce solo ed esclusivamente ai prodotti menzionati e limitatamente ai lotti indicati. Si garantisce, dunque, l’assoluta purezza per tutti i prodotti e i lotti non indicati nella comunicazione.

Continua nella nota l’azienda:

“A tutela della sicurezza dei propri consumatori, la società ha deciso di ritirare il prodotto finito confezionato che ha evidenziato la contaminazione, nonostante da analisi interne non risultassero anomalie, in attesa di rianalisi e conferma di conformità da parte dell’organo di vigilanza. Gran Guizza S.p.A sta collaborando con le Autorità competenti per l’accertamento delle eventuali cause e la risoluzione della problematica. Si specifica, inoltre, che gli impianti di Gran Guizza sono progettati, realizzati, collaudati e controllati in conformità ai più stringenti requisiti di sicurezza. La società dichiara, infine, che ha attuato tutte le azioni volte alla tutela della salute dei consumatori come il ritiro-richiamo precauzionale dei prodotti finiti e la contestuale comunicazione alle autorità sanitarie. Per Gran Guizza S.p.A. la sicurezza dei propri consumatori è la priorità assoluta”.

Acqua Guizza stafilococco: che tipo di batterio è?

Il rischio microbiologico riguarda la presenza di Staphylococcus aureus, un batterio gram positivo che può causare un’ampia gamma di sintomi.

Gli stafilococchi sono batteri presenti sulla pelle e nella cavità orale delle persone, spesso in maniera innocue e anche utili all’organismo.

Tuttavia lo stafilococco aureo può causare sintomi anche gravi, in genere ai danni della pelle. Alcuni ceppi sono poi in grado di produrre delle tossine.

Le infezioni da stafilococco aureo possono essere trasmesse mediante contatto fisico, in genere attraverso mani contaminate.

Solitamente la pelle e le mucose rappresentano una barriera sufficiente ad ostacolare la penetrazione del microbo nell’organismo, ma eventuali danni ad esempio a traumi o infezioni virali possono favorirne la dilagazione tra i tessuti profondi o il sangue.

Sintomi dell’intossicazione alimentare da stafilococco aureo

L’intossicazione alimentare da stafilococco aureo può causare i seguenti sintomi.

  • Nausea
  • Mal di testa
  • Dolori addominali forti e frequenti
  • Diarrea
  • Febbre (raramente)
  • Spossatezza

Le manifestazioni dell’intossicazione si risolvono in genere in maniera spontanea nel giro di 24 ore. Tuttavia può permanere la sensazione di stanchezza.

Sono particolarmente a rischio gli anziani, i bambini e i soggetti fragili, che tendono a disidratarsi più facilmente ed essere più vulnerabili alle infezioni.

I ceppi patogeni di Staphylococcus aureus sono particolarmente pericolosi in presenza di lesioni cutanee e immunocompromissione.

Pelle e mucose sono infatti un’ottima barriera contro il batterio ma una volta dentro l’organismo, può causare sintomi anche molto gravi.

Le infezioni infatti possono causare encefalite, endocardite, artrite settica e febbre alta, con conseguente ricovero in ospedale.

Per combattere le infezioni da stafilococco aureo vengono somministrati, anche per via venosa, gli antibiotici. Che non sempre fanno effetto per via del fenomeno dell’antibioticoresistenza.