Bonus padri separati, il contributo per i genitori che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento.

La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha firmato il decreto che rende operativa l’agevolazione.

Attesa la firma dei ministri interessati nei prossimi giorni.

Bonus padri separati, a chi spetta e come richiederlo

Dopo un lungo iter, durato più di un anno, è finalmente in dirittura d’arrivo il contributo da 800 euro a sostegno dei papà soli in difficoltà economiche che necessitano di un sussidio per poter provvedere al pagamento degli alimenti all’ex e ai figli.

La norma prevede 10 milioni di euro da stanziare mensilmente ai genitori che non riescono a pagare l’assegno di mantenimento ai propri figli a causa di un calo del reddito dovuto alla pandemia da Covid-19.

La misura, contenuta già nel decreto Sostegni, varato nel 2021 dal governo Draghi, stabilisce l’erogazione di un importo massimo di 800 euro al mese per 12 mesi.

Inizialmente ritenuto inapplicabile, il sussidio ha subito delle modifiche per renderlo più inclusivo e meno discriminatorio di come era stato scritto originariamente.

Il testo, infatti, che doveva essere operativo già dallo scorso febbraio, è slittato fino ad oggi e in questo lungo periodo è stato riscritto per renderlo più concreto e attuabile.

Ad oggi, mancano solo tre firme affinché il bonus possa finalmente partire.

Cosa prevede il testo dell’emendamento

La ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha dichiarato ad ‘Ansa’:

“Il Bonus per i padri separati anticipato dal Messaggero è una misura che ha avuto un lungo iter perché nella formulazione con cui la Lega l’aveva presentata era di fatto inapplicabile. Era buona in gran parte degli intenti, ma è stato necessario modificarla per renderla applicabile e equa verso tutti i figli di coppie separate. In questo modo riusciamo a erogare queste risorse necessarie ai ragazzi. Felice di aver portato a compimento questa misura firmando a luglio la proposta di decreto”.

Per quanto riguarda i destinatari, il testo dell’emendamento, come riportato da ‘Il Messaggero’, stabilisce quanto segue:

“il contributo spetta al genitore in stato di bisogno che deve provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, conviventi, che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore. Per richiederlo è necessario che Il reddito del richiedente, nell’anno in cui si chiede il sostegno, sia inferiore o uguale a 8.174,00 euro”.

Il richiedente che intende beneficiare di tale contributo:

“Deve aver ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019. Il contributo verrà erogato esclusivamente ai genitori che non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento o lo abbiano ricevuto in maniera parziale tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022”

Secondo quanto sottolineato dal decreto, le modalità di erogazione, prevedono la corresponsione dell’importo in soluzione unica, calcolato secondo un importo complessivo di 800 euro mensili e per un massimo di un anno “tenuto conto delle disponibilità del fondo (pari a 10 milioni di euro) rispetto al numero dei beneficiari”.

Per ottenerlo, sarà necessario presentare una domanda contenente l’importo dell’assegno di mantenimento e l’ammontare delle somme non versate dall’ex coniuge.

Il genitore, separato o divorziato, quindi, che si trova in gravi difficoltà economiche, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha cessato, ha ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

Il reddito massimo del richiedente il bonus, come dichiarato, dovrà rientrare in 8.174 euro, per l’anno in cui si richiede il contributo.

Sono esclusi tutti coloro che hanno ricevuto, anche solo parzialmente, l’assegno di mantenimento nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.

Le modalità per fare domanda non sono ancora state rese note. Per ulteriori dettagli si attende la firma del decreto attuativo.