Pensione anticipata 2022: quali sono le varie alternative? Ecco i requisiti richiesti e le novità.

Dal 2019 al 2021, il sistema pensionistico ha previsto l’uscita dal mondo del lavoro da parte dei contribuenti italiani attraverso Quota 100, una soluzione temporanea prevista ed introdotta dal governo giallo/verde, composto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, e voluta fortemente dal leader di quest’ultimo partito, Matteo Salvini.

Dal 2022, però, questo meccanismo di uscita dal mondo del lavoro è stato replicato, ma con una piccola variazione per quanto riguarda i requisiti per l’accesso, sia per quanto riguarda l’età che per quanto riguarda i contributi.

Nella Legge di Bilancio del 2021, infatti, il governo Draghi ha inserito Quota 100 nella forma di Quota 102, andando a prevedere il diritto a ricevere la pensione anticipata qualora si abbiano almeno 64 anni di età e qualora siano stati versati un minimo di 38 anni di contributi.

Tuttavia, in questo breve articolo andremo ad analizzare quali sono i requisiti per l’accesso alla pensione anticipata 2022 dei seguenti meccanismi:

  • l’Ape Sociale;
  • il Contratto di espansione;
  • Quota 102.

Pensione anticipata 2022: ecco i requisiti per l’accesso all’Ape Sociale

Il primo trattamento previdenziale che andremo a trattare durante il corso di questa breve guida e che consente di andare in pensione anticipata nel 2022 è l’Ape Sociale

L’apertura delle domande è stata prevista a partire dal 18 gennaio dell’anno in corso e le richieste potevano essere presentate dai contribuenti in modalità telematica attraverso l’apposito servizio che viene messo a disposizione dall’Inps.

Sempre nella stessa fase iniziale, il richiedente deve certificare il possesso dei requisiti per poter ottenere l’assegno pensionistico.

La prima scadenza per l’invio della domanda era stata fissata al 31 marzo 2022, la seconda è scaduta il 15 luglio, ma comunque è prevista una terza scadenza che consente di poter fare richiesta entro il 30 novembre dell’anno in corso.

L’Ape Sociale consente di andare in pensione in maniera anticipata e di ottenere un assegno pensionistico che può arrivare fino ad un importo massimo pari a 1.500 euro lordi al mese, per 12 mensilità.

Ecco quali sono i requisiti per l’accesso:

  • un’età anagrafica minima di 63 anni;
  • il versamento di almeno 30 anni di contributi per quanto riguarda i lavoratori disoccupati, invalidi o che assistono un coniuge oppure un parente di primo grado convivente con disabilità;
  • il versamento di almeno 36 anni di contributi per quanto riguarda i lavoratori che svolgono delle mansioni gravose.

Ecco i requisiti per l’accesso con il contratto di espansione

Il governo Draghi, all’interno della Legge di Bilancio 2021, ha previsto la proroga anche per il 2022 e per il 2023 del contratto di espansione, il quale consente ai contribuenti di poter andare in pensione in maniera anticipata.

Nell’anno in corso, inoltre, l’Esecutivo ha esteso la possibilità di accedere a questo meccanismo anche alle imprese che hanno più di 50 dipendenti, mentre lo scorso anno il requisito minimo era di 100 dipendenti.

I piani di esodo devono essere portati a termine entro il mese di novembre 2022 e possono riguardare solamente i dipendenti che svolgono la propria attività lavorativa a tempo indeterminato.

Questi dipendenti devono essere prossimi al pensionamento, ed, in particolare, devono mancargli 5 anni alla pensione di vecchiaia oppure a quella anticipata, esclusi i meccanismi previsti da Opzione Donna e da Quota 102.

Affinché un lavoratore possa accedere alla pensione anticipata nel 2022 con il contratto di espansione, la sua azienda dovrà necessariamente presentare al ministero un piano di esodo annuale.

In alcune circostanze particolari “caratterizzate da platee particolarmente numerose di lavoratori, è possibile prevedere, nel contratto di espansione, due piani di esodo (e, conseguentemente, due diverse date presunte di risoluzione dei rapporti di lavoro) in riferimento alla medesima annualità”.

Pensione anticipata 2022: ecco i requisiti per l’accesso a Quota 102

  • essere iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) dell’Inps;
  • essere iscritti alla Gestione Separata Inps;
  • avere un’età anagrafica minima di 64 anni;
  • aver versato almeno 38 anni di contributi.

LEGGI ANCHE Aumento pensioni dopo l’estate: cosa comporta l’anticipo della rivalutazione