Si terrà oggi alle 15 il funerale di Diana, la bimba di 18 mesi abbandonata a casa dalla madre Alessia Pifferi e morta di stenti dopo sei giorni di agonia. Le esequie, alle quali la Pifferi ha chiesto di poter partecipare dal carcere in cui è rinchiusa, si svolgeranno nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese e saranno interamente pagate dal Comune di Milano. Attesa la presenza del sindaco Beppe Sala.

Alessia Pifferi ha fatto sapere al suo avvocato Solange Marchignoli di volere andare al funerale della piccola Diana. Questo, nonostante l’abbia fatta morire di fame e di sete abbandonandola a casa da sola.

La Marchignoli aveva spiegato in un’intervista che la donna “si trova completamente sotto shock e non è lucida”. La Pifferi avrebbe capito “solo in parte quello che è successo” tanto da essere “preoccupata per la bambina e per il funerale”. La Procura di Milano ha dato il via libera alle esequie dopo l’autopsia che ha certificato la causa del decesso della piccola Diana, sopraggiunto per stenti.

Tuttavia, il medico legale ha chiesto ulteriori dieci giorni di tempo per approfondire le analisi con gli esami tossicologici i cui risultati potrebbero arrivare a inizio Settembre. Tra gli inquirenti, intanto, si fa sempre più strada una teoria che giorno dopo giorno assume i tratti della certezza, se Alessia Pifferi fosse passata da casa il Lunedì che è tornata a Milano per una toccata e fuga, avrebbe potuto salvare la figlia, spirata 24 ore più tardi. Oggi l’ultimo saluto a Diana, in assenza della madre che non avrà alcun permesso per uscire dal carcere.

Nei giorni scorsi al cancello del caseggiato di via Parea 20/18, dove la piccola viveva, è stata appesa la coccarda simbolo di lutto e il manifesto con una foto della piccola, sotto la quale si legge “volata in cielo a soli 18 mesi”. 

L’ultimo saluto alla piccola Diana Pifferi sarà a poco più di quattro chilometri da quell’appartamento che l’ha inghiottita e nascosta a tutti per sei lunghi giorni. I funerali di Diana si terranno nel pomeriggio di oggi, alle 15, nella chiesa di Santi Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese, fuori città, così come hanno deciso la nonna, la zia e gli altri parenti. E sempre fuori città, al termine della cerimonia, la piccola sarà sepolta.

Più di dieci chilometri, separeranno l’addio alla bambina di 18 mesi morta di stenti dal carcere di San Vittore, dove è detenuta Alessia Pifferi, la madre accusata di omicidio pluriaggravato.

Funerale Diana Pifferi: la famiglia e il quartiere accusati di non aver fatto niente

In questi giorni anche i parenti della donna sono finiti sotto accusa, le loro pagine social sono state tempestate di insulti e minacce. La nonna, Maria, ai microfoni del Tgr Lombardia si è difesa dicendo: “La vedevo tutti i giorni in videochiamata. Era bella, la bambina, era allegra”. Di quei ripetuti abbandoni non ne aveva idea, “non lo sapevamo. Lei, il Sabato e la Domenica non rispondeva al telefono. Poi ci diceva che andava tutto bene e noi ci fidavamo.”

Lo stesso rimprovero è stato scagliato contro il “suo” quartiere. Anche loro non hanno visto, non hanno sentito e non hanno denunciato nulla. Alle esequie ci saranno le altre mamme di Ponte Lambro. Il passaparola è corso da un lato all’altro di questo pezzo di estrema periferia milanese e si chiede a chi deciderà di partecipare al funerale di indossare una maglietta bianca come gesto di solidarietà con la piccola vittima.

A ricordare Diana Pifferi durante l’ultimo saluto sarà don Luca Violoni, spetterà a lui infatti celebrare la funzione religiosa. È prevista anche la presenza del sindaco di Milano, Beppe Sala, tra la folla, a rappresentare una città ancora sotto choc.