La medicina è sempre alla ricerca di nuovi metodi per contrastare il Covid-19: l’ultimo arriva dagli Stati Uniti, dove un gruppo di ricercatori sta studiando un vaccino nasale. Promettenti i primi risultati arrivati in laboratorio, soprattutto vista l’efficacia contro i contagi: il vaccino in questione usa batteriofagi per indurre robusta risposta immunitaria della mucosa contro le varianti del coronavirus.

Covid, come funziona il vaccino nasale

In una ricerca pubblicata su su mBio, rivista open access dell’American Society for Microbiology, si legge come un gruppo di ricercatori USA stanno lavorando incessantemente per creare un vaccino anti-Covid nasale: gli studiosi impegnati in questa ricerca sono Venigalla B. Rao, del Bacteriophage Medical Research Center della Catholic University of America di Washington Dc, e Ashok K. Chopra, del Dipartimento di microbiologia e immunologia dell’University of Texas Medical Branch di Galveston. Il loro obiettivo è quello di creare un vaccino in grado di prevenire efficientemente la trasmissione virale e, inoltre, a proteggere l’individuo dalla forma grave della malattia.

Ma come raggiungere questo scudo protettivo? Con l’immunità mucosale: per ottenerla gli studiosi hanno creato un vaccino mucosale a base di batteriofagi, virus che che infettano solo batteri e che sono utilizzati per lo più, per indurre una risposta immunitaria a livello della mucosa nasale. Questo principio è stato applicato e testato con un frammento di coronavirus: dai risultati dei ricercatori ottenuti sui topi con la somministrazione intranasale di due dosi – a 21 giorni di distanza l’una dall’altra – di un vaccino mucosale non infettivo a base di batteriofagi T4. I risultati hanno osservato come il vaccino abbia indotto una robusta immunità della muscosa, forti risposte immunitarie sistemiche umorali/cellulari, oltre che ad aver indotto ampi titoli anticorpali neutralizzanti contro più varianti del virus.

Tutte queste risposte erano ben più chiare sui topi vaccinati per via nasale piuttosto che quelli vaccinati per iniezione.

La parola agli esperti

I primi risultati dello studio sul vaccino anti-Covid nasale fanno ben sperare e, secondo i ricercatori Rao e Chopra, potrà essere utilizzato anche per contrastare altri tipi di pandemie o infezioni respiratorie:

“Questo vaccino somministrato per via intranasale genera nei topi un’immunità della mucosa superiore, oltre a indurre robuste risposte immunitarie umorali e cellulo-mediate e fornisce una protezione completa e un’immunità sterilizzante contro le varianti Sars-CoV-2. Il vaccino è stabile, privo di adiuvanti e prodotto e distribuito a costi contenuti, il che lo rende un vaccino anti-Covid di prossima generazione strategicamente importante per porre fine a questa pandemia. È un candidato eccellente per progettare efficaci vaccini mucosali contro altre infezioni respiratorie e per la preparazione a eventuali emergenze”

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