Tutto confermato: la multinazionale Wartsila chiude le sue attività produttive di Trieste. L’azienda finlandese non è tornata sui suoi passi nonostante il tavolo di crisi aperto tra governo, sindacati, il governatore del Friuli Venezia Giulia Fedriga ed i vertici della multinazioanale. Il Ministro Giancarlo Giorgetti, in seno all’incontro, ha rilasciato un commento per mezzo di una nota stampa: “Sarà sicuramente vero che l’azienda ha operato nell’ambito delle leggi – riporta l’AGI – ma esistono non solo le procedure scritte ma anche un criterio di comportamento e regole di lealtà nei rapporti tra Paesi e persone. Criteri e regole evidentemente tradite – sottolinea- ora da parte nostra servono una grande forza di volontà e fiducia per credere ancora in questa azienda e nelle sue intenzioni. Il governo italiano, sebbene in una situazione particolare – continua – continuerà a essere impegnato fino all’ultimo momento nella difesa degli interessi dei lavoratori, del territorio e nell’interesse nazionale che ancora di più mi sento di difendere e rappresentare”.

Il caso Wartsila mina i rapporti con la Finlandia

L’inaspettato annuncio di chiusura della produzione a Trieste del Ceo di Wartsila, Hakan Agnevall, ha oggi trovato conferma attraverso il respingimento della richiesta di riconsiderare la decisione “All’interno di un disegno di creazione di un’industria del mare in Italia. La decisione, che comporterà il licenziamento di centinaia di lavoratori e lavoratrici triestine, rischia di diventare motivo di frizioni con il governo finlandese. Lo lascia intendere proprio Giorgetti: “Si incrina la fiducia che era alla base dei rapporti tra Italia e Finlandia. Non valutate la foto di oggi – affonda – ma immaginate il film di domani”.

Alla delusione di Giorgetti si uniscono, oltre a quella dei Sindacati, anche quella del Presidente Massimiliano Fedriga. Contattato dalla redazione de Il Piccolo il governatore ha commentato con particolare durezza fino a proporre: “Lo stop all’ingresso dell Finlandia nella Nato”. I rapporti diplomatici tra Italia e Finlandia, a questo punto, rischiano di farsi particolaemente aspri.