La guerra tra Russia e Ucraina è arrivata al giorno numero 150, caratterizzato anch’esso da vari scontri a fuoco già dalle prime ore del mattino: si sono udite forti esplosi a Mykolaiv e Sloviansk, dove si registrano tre feriti. Ieri Kiev e Mosca hanno firmato un accordo per l’esportazione del grano ucraino: il presidente Zelensky chiede all’Onu di far rispettare l’accordo e allontana la possibilità di un cessate il fuoco.

Guerra Ucraina, l’accordo con la Russia sul grano non ferma le bombe

Il presidente ucraino Zelensky è soddisfatto per aver raggiunto un accordo con la Russia sul grano, ma questo non significa che la guerra cesserà presto. Nella notte le truppe di Kiev si sono difese da attacchi dell’esercito russo, con Zelensky che ringrazia gli Stati Uniti per i nuovi aiuti militari:

“Ringrazio il presidente degli Stati Uniti per il nuovo pacchetto di aiuti per la difesa dell’Ucraina. È un sostegno di fondamentale importanza perché le armi potenti salveranno la vita dei nostri soldati e accelereranno la liberazione della nostra terra dall’aggressore russo. Apprezzo l’amicizia strategica tra le nostre nazioni. Insieme per la vittoria!”

Gli USA hanno specificato che non forniranno all’Ucraina missili terra-terra con una portata superiore ai 300 chilometri, come spiega il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan:

“Fornire le risorse necessarie per sostenere e difendere l’Ucraina rimane un obiettivo chiave degli Stati Uniti, ma un altro obiettivo chiave e’ assicurarci di non finire in una circostanza in cui ci stiamo dirigendo verso una terza guerra mondiale”

Soddisfatto per aver raggiunto un accordo con la Russia sul grano, il presidente Zelensky ora chiede alle Nazioni unite di far rispettare l’accordo che, nonostante l’intesa, non ha fermato le bombe:

“Questa notte ci sono stati altri scontri a fuoco a Mykolaiv e vicino alla centrale di Zaporizhzhia. L’Onu deve far rispettare l’accordo, perché non c’è la possibilità di un cessate il fuoco: abbiamo 10 miliardi di dollari di grano”

L’Ucraina ha deciso di mantenere le rotte di esportazioni di grano utilizzate prima della firma dell’accordo di Istanbul, come spiega il ministro delle Politiche agrarie ucraino Nikolay Solsky:

“Il prezzo per portare il grano ucraino nei porti della Polonia, degli Stati baltici, della Romania e di altri Paesi era alto e rimane alto. Ma quelle rotte saranno mantenute e sviluppate, perché ora dobbiamo avere sempre un’alternativa”

1000 soldati russi circondati a Kherson

Nuovo giorno di guerra in Ucraina e nuovi scontri, come successo a Mykolaiv dove i russi hanno bombardato la città ma, per il momento, non si registrano feriti, come racconta i sindaco su Telegram:

“Intorno alle 4:30 si sono udite potenti esplosioni a Mykolaiv, tutte le esplosioni si sarebbero nello stesso quartiere. Stiamo raccogliendo informazioni: secondo i dati preliminari, non ci sono vittime”.

Scontri a fuoco anche a Sloviansk dove le munizioni a grappolo hanno causato tre feriti. L’esercito ucraino risponde colpendo una postazione russa vicino alla centrale di Zaporizhzhia, come si legge in una nota da Kiev:

“L’attacco ha colpito un campo che ospitava un mezzo equipaggiato con lanciarazzi multipli Grad. Tre russi sono stati uccisi, dodici i feriti

A Kherson sono stati circondati 1000 soldati russi, mentre a Kharkiv le truppe ucraine sono circondate dal fuoco russo come spiega il sindaco della città:

“Diversi potenti attacchi sul centro. Una persona risulta ferita fino ad ora. Si spera che il bilancio non si aggravi”