Un medico chirurgo di Napoli è finito agli arresti domiciliari dopo che, a seguito di un’indagine, i carabinieri hanno scoperto che aveva dichiarato il falso: in quattro giorni avrebbe eseguito 32 operazioni, peccato che non era presente in sala operatoria perché era a sciare a Madonna di Campiglio. Il medico ora è gravemente indiziato di concorso in falso ideologico e materiale, violenza privata e violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, visto che ha obbligato i suoi collaboratori a mentire riguardo la sua presenza in sala operatoria.

Napoli, chirurgo a sciare invece che in sala operatoria: scattano i domiciliari

Giuseppe De Martino, chirurgo di 50 anni e specializzato in cardiologia, è finito agli arresti domiciliari dopo aver falsificato diverse cartelle cliniche: secondo le indagini, l’uomo avrebbe dichiarato di aver eseguito 32 interventi chirurgici di routine al cuore presso una clinica privata di Napoli ma, in realtà, era a Madonna di Campiglio a sciare. Per architettare al meglio questa messa in scena, il medico ha costretto i suoi collaboratori a mentire sulla sua presenza in sala operatoria: un dettaglio scoperto dai carabinieri dopo l’interrogatorio all’equipe medica.

Secondo il NAS e la Procura il chirurgo, originario di Pagani (Salerno) avrebbe falsificato varie cartelle cliniche, attestando di aver eseguito diverse tipologie di interventi, tra cui ablazione trans catetere, numerosi pacemaker, monocamerale e biventricolare, espianti di loop recorder e di avere effettuato anche diversi studi elettrofisiologici, che valutano le proprietà elettriche del cuore. Sono 32 le operazioni chirurgiche dichiarate dal chirurgo di Napoli, peccato per lui che le indagini hanno scoperto l’inganno: ora è indiziato di concorso in falso ideologico e materiale, violenza privata e minacce.

Il medico già coinvolto in altre indagini

Il professionista in questione è già stato coinvolto in altre indagini e, all’epoca dei fatti contestati, prestava servizio in una clinica di Napoli molto famosa. Dagli accertamenti eseguiti dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, diretti dal comandante Alessandro Cisternino è emerso che in quattro giorni che vanno dal 25 al 28 febbraio 2020, il chirurgo avrebbe eseguito 32 operazioni chirurgiche: una volta scoperto l’inganno, il Nas di Napoli ha notificato un provvedimento cautelare agli arresti domiciliari emesso dal gip.

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