La crisi di governo sta vivendo le ore più drammatiche, visto che con le dimissioni di Mario Draghi ora bisogna organizzarsi al meglio per portare avanti le priorità dell’agenda dell’ex premier, tra cui il Pnrr. Proprio su questo punto il segretario del Partito Democratico Enrico Letta chiederà a tutte le forze politiche di firmare un patto per portare a compimento le riforme previste dal governo dimissionario. Si andrà verso le elezioni, con Beppe Grillo soddisfatto dell’unità mostrata dal suo partito in questa situazione.

Letta tra crisi di governo e Pnrr: “Dobbiamo rispettare processo delle riforme”

Con le dimissioni di Draghi e l’ipotesi di elezione a settembre sempre più probabile – si parla di 18 o 25 settembre – l’Italia deve comunque affrontare la questione delle riforme legate al Pnrr. Su questo punto il segretario del Partito Democratico Enrico Letta è pronto a fare firmare a tutti i partiti un patto per proseguire così il processo di riforme iniziato da Draghi, manovre fondamentali per il nostro Paese, come spiega in un’intervista a Bloomberg:

“Tutti i partiti devono rispettare il processo delle riforme legate al Pnrr, è impossibile non farlo con questi soldi. Proporrò a tutti partiti in campagna elettorale di firmare un patto, affinché tutti rispettino questo programma e queste scelte, perché questi soldi sono per l’Italia ma sono soldi europei. Spero che tutti lo firmino”

Questa mattina durante la conferenza stampa dopo la riunione di segreteria del PD, Letta si era espresso anche sul capitolo elezioni e alleanze:

“Far cadere il governo è una catastrofe, non si rendono conto di quello che hanno fatto. Discuteremo e decideremo della conformazione della nostra proposta, sul nostro progetto e programma partendo dal fatto che abbiamo questa legge elettorale. Compagni di strada e modalità con cui questo avverrà, lo decideremo insieme, collegialmente. È evidente che il voto di ieri impatta molto fortemente. Ieri c’è stato un vulnus nei confronti del Paese che manterrà effetti negativi per un tempo molto lungo, a meno che alle elezioni non vinciamo noi, se gli italiani ci daranno fiducia saremo in grado di riprendere quel filo”

Grillo soddisfatto per le dimissioni di Draghi, Di Maio furioso con i 5s

Se per Enrico Letta il nodo da risolvere al più presto è quello relativo al Pnrr, c’è chi guarda già alle prossime elezioni. È il caso di Beppe Grillo che, come riferiscono fonti del M5s, il fondatore del MoVimento è sereno e soddisfatto sia per le dimissioni di Mario Draghi che per l’unità dimostrata dal suo partito. Chi invece non riesce a capacitarsi della caduta del governo è Luigi Di Maio, ex grillino ora a capo di Insieme per il Futuro, che attacca apertamente Lega e 5s:

“Non è un caso che il governo sia stato buttato giù da due forze politiche che strizzano l’occhio a Vladimir Putin. Facendo cadere il governo è stata bloccata l’agenda di riforme del governo Draghi in un momento delicato per il Paese. Agenda che, però, verrà portata avanti: prima si vota e meglio è per cercare di salvare la legge di bilancio ed evitare l’esercizio provvisorio. In ogni caso non starò con chi ha fatto cadere Draghi”

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