Oggi pomeriggio è previsto il voto del Senato per la fiducia al governo di Mario Draghi, intervenuto questa mattina. Se il PD è pronto ad andare avanti con questo governo , Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia chiede subito di andare al voto. Per superare la crisi di governo la Lega, nonostante sia rimasta stupita negativamente dal discorso del premier per quanto riguarda il Fisco, apre a una nuova maggioranza ma senza il MoVimento 5 Stelle.

Giorgia Meloni: “In una democrazia si esprime la volontà popolare tramite voto”

Mario Draghi ha chiesto alle forze politiche di creare un nuovo patto di fiducia per continuare a governare insieme, come hanno chiesto gli italiani. Non è assolutamente d’accordo la leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni che, alla fine del discorso del premier, si affida a un post su Facebook per esprimere il suo dissenso e chiedere il voto:

“Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd. Sono le autocrazie che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali. Fratelli d’Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito!”

Una posizione diversa rispetto alla Lega, con Matteo Salvini che si è riunito con il centrodestra per discutere sul da farsi.

La Lega apre a nuova maggioranza ma senza M5s per superare la crisi di governo

Giorgia Meloni chiede subito le elezioni mentre la Lega, dopo la riunione dei vertici a Villa Grande con Berlusconi, per superare la crisi di governo apre alla possibilità di creare una nuova maggioranza ma senza i 5s, come ribadisce il capogruppo del Senato Massimiliano Romeo:

“Sì a una nuova maggioranza ma senza il MoVimento 5 Stelle, irresponsabili per stare al governo. Se non ci si riesce, Il secondo scenario possibile, se non si verificassero gli scenari forti che ho appena raccontato sarebbe quello che qualche analista ha messo in evidenza ricordando il precedente Ciampi: Mattarella può sciogliere le Camere, respingere le sue dimissioni, lei resterebbe con pieni poteri e completerebbe il Pnrr e la legge di bilancio per mettere in sicurezza Paese e consegnare la parola agli italiani. La scelta è a lei”

Il Carroccio nutre dei dubbi anche sulle riforme del Fisco che Draghi ha in mente di attuare, come afferma Alberto Gusmeroli, il vicepresidente commissione Finanze e responsabile Unita’ fisco del dipartimento Economia della Lega:

“Siamo stupiti dal discorso del presidente Draghi: nessun accenno a flat tax e pace fiscale nonostante 50 milioni di cartelle esattoriali gia’ partite o in partenza che rappresentano un’emergenza nazionale. Anche il passaggio sul credito di 1.100 miliardi di magazzino fiscale che l’Agenzia delle Entrate ha nei confronti di cittadini e imprese ci lascia perplessi. In questo momento di grave crisi economica con l’aumento delle bollette e delle materie prime anche alimentari, cosa si chiede? Di rimborsare subito? Se non bastano pandemia e guerra per un rinnovato patto fiscale tra cittadini, fisco e agenzia delle entrate cos’altro dovremmo aspettare?”

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