Nuovo aggiornamento per quanto riguarda l’omicidio di Anzio dove, tra la notte di sabato e domenica, ha perso la vita Leonardo Muratovic: nella giornata di ieri si sono costituiti due fratelli di origine magrebina, ai quali il pm ha disposto i decreti di fermo. I due adesso si trovano nel carcere di Velletri in attesa dell’interrogatorio davanti al gip.

Omicidio Anzio, uno dei fratelli confessa: “Ho fatto tutto io”

Ieri sera due fratelli di origine magrebina, Adam e Ahmed Ed Drissi -rispettivamente di 20 e 25 anni residenti ad Aprilia -, si sono costituiti alla stazione dei carabinieri del Gianicolense, confessando di essere gli autori dell’Omicidio di Anzio: dopo il loro arrivo alle forze dell’ordine, il pm ha disposto due decreti di fermo nei loro confronti. Trasferiti al commissariato di Anzio, il fermo è stato fatto dagli agenti della Squadra mobile insieme ai colleghi del commissariato di Anzio e i carabinieri: i due ragazzi sono ora al carcere di Velletri, dove attendono l’interrogatorio davanti al gip.

Da quanto si apprende il più piccolo ha confessato di aver ucciso Leonardo Muratovic, il ragazzo morto sabato notte:

“Ho fatto tutto io, mio fratello non c’entra. È stata una lite finita male, una disgrazia. ll coltello non era mio, lo aveva il pugile

La fuga del presunto killer è durata poco, meno di tre giorni: gli inquirenti avevano già individuato un gruppo di cinque persone coinvolte, a vario titolo, nella tragedia di Anzio. Quando gli amici e i parenti di Muratovic – riuniti sul luogo del delitto – hanno saputo che una persona si era costituita, si sono diretti al commissariato di Anzio per ulteriori notizie.

Il padre della vittima ancora in carcere per aver accoltellato i buttafuori

Il pm ha disposto due fermi per i ragazzi che si sono costituiti per l’omicidio di Anzio. Resta ancora in carcere il padre della vittima Leonardo Muratovic: dopo la morte del figlio, l’uomo ha accoltellato i due uomini – rispettivamente di 30 e 57 anni – mentre si dirigevano al commissariato di Anzio per testimoniare su quanto accaduto. Secondo il padre di Muratovic, i due non avrebbero fatto niente per sedare la rissa dove poi è morto il figlio, ma l’hanno consegnato nelle mani dell’assassino.

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