Sono sei i sindacalisti del Si Cobas arrestati a Piacenza, con le accuse di associazione a delinquere, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio. Sono finiti agli arresti domiciliari il coordinatore nazionale del sindacato autonomo in questione Aldo Milani e i tre dirigenti della sigla piacentina Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli. Sono stati arrestati anche due sindacalisti dell’Unione Sindacale di Base (Usb) mentre altri due sono stati sottoposti a diverse misure cautelari, quali obbligo di firma e divieto di dimora.
La Digos e la Squadra Mobile hanno accertato che dietro le sigle sindacali, i sei sindacalisti arrestati a Piacenza avessero dato vita a due distinte associazioni per delinquere con il solo obiettivo di fare loro i proventi derivanti dalle sostanziose conciliazioni lavorative e dal tesseramento dei lavoratori, come spiegano in una nota:
Accuse e gli arresti dei dirigenti che hanno provocato una serie di mobilitazioni del Si Cobas fuori dalla Questura di Piacenza e, con una nota, il sindacato afferma:
Tra i sei sindacalisti arrestati a Piacenza ce ne sono due anche dell'Usb (Unione Sindacale di Base) che, in risposta a questi arresti, ha proclamato uno sciopero nazionale di tutto il settore della logistica, mentre un centinaio di attivisti è sfilato - insieme ai loro colleghi del Si Cobas - questa mattina davanti alla questura di Piacenza in segno di protesta. Alcuni scioperi spontanei sono scattati in magazzini nel Milanese, a Pavia e Cremona.
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