Il mondo della MotoGP non dimenticherà mai l’era di Valentino Rossi, Marc Marquez e Jorge Lorenzo. A turno, i tre campioni avevano regalato stagioni di puro spettacolo in sella alla Yamaha e alla Honda; mentre il “cabroncito” Marc continua la lenta ripresa dall’infortunio, Lorenzo ha voluto raccontare un particolare relativamente alla diatriba tra il 93 e il 46.

Secondo “Martillo” infatti Rossi non avrebbe mai posto le sue scuse al rivale dopo il famoso scontro in Argentina. Nel ripercorrere quei momenti, Lorenzo ha dichiarato:

Tra i tanti fattori non dobbiamo dimenticare il GP d’Argentina, per quel che riguarda la questione Rossi-Marquez. Valentino aveva fatto cadere Marquez senza chiedergli scusa nel post gara, e Marquez non l’ha digerita. Credo che le scuse avrebbero cambiato il corso delle cose.

Jorge Lorenzo commenta gli scontri con Rossi e Marquez

Nelle parole dell’ormai ex pilota MotoGP c’è tanta nostalgia sebbene lo spagnolo abbia ora iniziato una carriera nelle quattro ruote. Nella sua lunga intervista c’è stato spazio però anche per ricordare le emozioni di quell’annata da campione:

Battere Valentino è stata una bella soddisfazione che mi ha fatto guadagnare molta fama, perché erano gli anni in cui era ai massimi livelli ma è stata dura. Senza un carattere così forte, probabilmente sarei stato sconfitto anche sul piano mentale, perché lui aveva tutta l’attenzione. Era amato da tutti e questo mi faceva sentire più piccolo, ma sono stato determinato. Una volta abbassata la visiera, il mio unico obiettivo era dare gas e vincere.

Infine, c’è tempo anche per una considerazione sul presente che vede accesa – ma non troppo – la lotta tra Quartararo e Bagnaia per l’Italia:

Quartararo è il più forte, sia a livello mentale che in velocità; se fosse sulla Ducati farebbe ancora più paura. È un pilota completo, anche se la Yamaha non è la miglior moto. La vera sorpresa di questa stagione invece è Aleix Espargaro con l’Aprilia, mentre Bagnaia pur essendo veloce, ha fatto tanti errori. Quartararo, Bagnaia e Martin sono molto forti, e noto delle somiglianze con il mio stile di guida: l’esplosività di Martin, la precisione di Bagnaia, e infine Quartararo, che corre con la mia stessa moto e presenta dei tratti che ci avvicinano.