Sono giorni di grande caldo in Europa, mentre in Germania si tiene Petersberg Climate Dialogue: una sorta di antipasto al Cop27, la più importante conferenza mondiale sul clima, in programma dal 7 al 18 novembre in Egitto.

Il caldo in Europa non dà tregua, in Germania si prepara il Cop27

Il termometro in diversi Paesi d’Europa comincia a registrate record mai visti prima, nonostante il 2022 sia stato etichettato come il sesto anno più caldo di sempre. Regno Unito, Francia, Spagna e Portogallo sono alla prese con una vera emergenza climatica che si manifesta anche attraverso vasti incendi. Dalla Germania il segretario Onu Antonio Guterres lancia un messaggio piuttosto chiaro:

Gli incendi e le ondate di calore che stanno devastando vaste aree del pianeta mostrano che l’umanità sta sprofondando in un suicidio collettivo. Metà della popolazione mondiale è in pericolo a causa di inondazioni, siccità, tempeste estreme e incendi. Nessuna nazione è immune al cambiamento climatico, eppure continuiamo a essere dipendenti dai combustibili fossili. Siamo di fronte a una scelta: agire o morire

Antonio Guterres, segretario generale Onu

Nessuno può essere soddisfatto del fatto che in Germania la dipendenza dal carbone sia di nuovo in aumento. Voglio che sia chiaro a tutti di come ciò sia dovuto a uno stato di emergenza temporanea, non dobbiamo farci distrarre dagli obiettivi sul clima. Sosteniamo l’obiettivo dei paesi industrializzati di mobilitare 100 miliardi di dollari per i finanziamenti per il clima il più rapidamente possibile e ininterrottamente fino al 2025

Olaf Scholz, cancelliere tedesco

La crisi del clima è al momento il più grande problema della Terra. Non ha frontiere e le risposte per fronteggiarla non devono averle a loro volta. Siamo tutti sulla stessa barca, il che vuol dire che possiamo soltanto remare nella stessa direzione. Ci restano otto anni per dimezzare le emissioni di anidride carbonica, secondo gli Accordi di Glasgow. Lo dobbiamo alle persone di tutto il mondo, alle Isole del Pacifico, al Sahel e alle altre regioni che stanno già soffrendo le conseguenze

Annalena Baerbock, ministro degli Esteri tedesco

Spagna al collasso, il premier Sanchez visita l’Extremadura

Vediamo ora gli ultimi aggiornamenti sull’emergenza caldo in Europa. In Francia, Il Météo France Institute parla di una temperatura media nazionale di 39° con notti molto calde e regioni atlantiche a rischio. Nel Regno Unito il caldo ha bloccato i trasporti, specialmente quelli ferroviari, a causa del surriscaldamento dei binari. Sono i giorni più caldi di sempre in Uk secondo il Met Office: l’invito alla cittadinanza è di non muoversi dalle proprie abitazioni o di farlo nelle fasce mattutine e serali della giornata.

In Spagna sono Andalusia ed Extremadura le regioni più in difficoltà, vale a dire quelle al confine con il Portogallo. Il premier Pedro Sanchez farà visita ad alcune aree colpite per constatare di persona la situazione. La Galizia è invece preda di numerosi roghi che si susseguono da giorni. Il dato più inquietante arriva tuttavia dal Portogallo, che comunica 660 decessi nell’ultima settimana a causa delle elevate temperature, che hanno sfiorato i 47°.