Del tutto inattesa, da Pyongyang arriva la notizia che la Corea del Nord e Kim Jong-un hanno riconosciuto l’indipendenza della repubblica separatista sovietica di Donetsk. La Corea del Nord diventa così la terza nazione al mondo a farlo dopo Russia e Siria.

In un comunicato ufficiale si legge:

La Corea del Nord esprime la volontà di sviluppare le relazioni da Stato a Stato sulla base di valori come indipendenza, pace e amicizia

Corea del Nord, riconosciuta di fatto anche l’indipendenza della repubblica di Lugansk

La news viene accolta con grande favore dal capo della Dpr, nome russo con cui è chiamato l’oblast di Donetsk, Denis Pushilin:

La decisione politica assunta dalla Nord Corea getta le basi per lo sviluppo di relazioni nella sfera economica di Donetsk. Il partenariato bilaterale aumenterà la geografia del commercio per le imprese della Dpr. Lo status internazionale della Repubblica popolare di Donetsk continua a rafforzarsi. Questa è un’altra vittoria per la nostra diplomazia

Non può che suscitare sdegno e fastidio la reazione dell’Ucraina, espressa da una nota del ministero degli Affari Esteri:

L’Ucraina intende interrompere i rapporti diplomatici con la Corea del Nord in risposta al riconoscimento dell’indipendenza dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk. La decisione della Corea del Nord è un tentativo di minare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, oltre che una grave violazione della Costituzione dell’Ucraina, della Carta delle Nazioni Unite e delle norme e dei principi fondamentali del diritto internazionale

In realtà il dossier inviato da Pyongyang include anche la Lpr, la Repubblica Separatista di Lugansk da settimane sotto i bombardamenti russi e ormai prossima alla bandiera bianca. La ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son-hui ha infatti inviato le lettere alle due controparti della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr) e della Repubblica popolare di Luhansk (Lpr), come riferito dall’agenzia di stampa governativa Kcna.