L’arrivo della pubblicità su Netflix era previsto da settimane.

Come ufficializzato dalla stessa azienda, la partnership con Microsoft riguarda il nuovo piano di advertising.

L’obiettivo di questa collaborazione è creare un piano di abbonamento con un livello di prezzi più basso per attirare un nuovo segmento di utenti non ancora abbonati.

Per quanto attiene i costi e i dettagli del servizio, questi non sono ancora stati resi noti.

Cosa prevede l’alleanza tra Netflix e Microsoft

L’intenzione di introdurre una versione più economica di abbonamento, era già stata annunciata da Netflix a partire dallo scorso aprile.

Era chiaro fin da subito, che questo livello più basso dei costi sarebbe stato sostenuto dalla pubblicità.

Invece dell’attuale abbonamento base, che prevede la possibilità di abbonarsi ad un solo dispositivo mediante il pagamento della cifra prevista, il colosso dello streaming ha intenzione di dare la possibilità a più persone di guardare i propri contenuti preferiti con una nuova offerta dai costi più contenuti.

Greg Peters, COO di Netflix ha annunciato di aver “scelto Microsoft come nostro partner globale per la tecnologia pubblicitaria e delle vendite“. Tale scelta, continua, si deve alla “abilità di supportare tutti i nostri bisogni pubblicitari”, ma anche, alla “flessibilità di innovare nel tempo la tecnologia e il piano vendite, così come l’attenzione alla privacy dei nostri membri”.

Peters, inoltre, ha voluto sottolineare:

sono i primissimi giorni e abbiamo molto lavoro da fare.

Ma il nostro obiettivo nel lungo termine è chiaro:

più scelta per i consumatori e un’esperienza premium e migliore della TV lineare per gli inserzionisti

Dall’altro lato, anche Microsoft, ha ufficializzato l’annuncio di questa nuova collaborazione tramite il suo blog ufficiale, nonché tramite un post su Twitter da parte del CEO Satya Nadella.

Da Microsoft è stato sottolineato che:

tutti gli annunci su Netflix saranno disponibili esclusivamente attraverso la piattaforma Microsoft.

L’annuncio di oggi inoltre approva l’approccio di Microsoft sulla privacy,

che è costruito sulla protezione delle informazioni dei clienti

Quando si parla di pubblicità, l’azienda si Redmond non è la prima a cui si fa riferimento, tuttavia, essa è nota per avere a disposizione dei canali che le appartengono direttamente.

Inoltre, i suoi sistemi di sicurezza, potrebbero essere fondamentali per risolvere la lotta alle password condivise, intrapresa da Netflix da parecchio tempo.

La pubblicità su Netflix per contrastare le password condivise

La partnership tra le due società prevede nel lungo termine di poter riuscire a limitare la condivisione delle password.

Secondo alcuni risultati sui primi mesi del 2022, la piattaforma di streaming ha perso migliaia di abbonati e nei prossimi mesi, si stima che potrebbe perderne milioni.

I milioni di utenti da tutto il mondo, iscritti alla piattaforma, hanno subito un drastico calo rispetto agli anni precedenti, nonostante i nuovi titoli arrivati in catalogo.

Causa di ciò, sono sicuramente i servizi analoghi offerti dalla crescente competizione in rete, ma anche la condivisione delle password di uno stesso abbonamento.

L’amministratore delegato di Netflix, Ted Sarantos, ha annunciato “Dobbiamo competere e dobbiamo continuare a migliorare i nostri servizi base che rendono le serie, i film e ora i giochi ciò che le persone amano davvero”.

A questo scopo, si prevede di investire milioni di dollari nella produzione di contenuti inediti durante l’anno in corso, ma questo potrebbe non essere abbastanza.

“La condivisione ha molto probabilmente aiutato la nostra crescita e noi stessi abbiamo reso semplice la creazione di più profili. Se da una parte queste funzioni sono diventate molto utili, dall’altra hanno generato confusione su quando e come Netflix può essere condiviso con altre utenze” ha annunciato l’azienda in una lettera ai suoi azionisti.

La possibilità di creare un abbonamento che potesse essere utilizzato da più profili era stata pensata per consentire una visione multipla all’interno di uno stesso nucleo familiare, tuttavia, questo è diventato ben presto un escamotage per condividere uno stesso abbonamento anche al di fuori dello stesso nucleo e usufruire di costi minori.

L’inclusione della pubblicità sulla piattaforma, potrebbe aiutare l’azienda a sostenere gli sforzi produttivi per alimentare la gamma dei contenuti.

L’introduzione della pubblicità affiancata alla proposta di formule più economiche rappresenta certamente un passo inedito per Netflix e potrebbe essere la soluzione a tutti i suoi problemi.