Qual è la gestione dei rifiuti urbani nelle principali città europee? Berlino, Parigi, Londra a confronto con Roma.

Gestione rifiuti urbani

In un comunicato lanciato da aduc.it (Associazione Utenti e consumatori) si evidenzia un singolare spaccato proprio sulla gestione dei rifiuti urbani da parte di queste città europee.
Per la voce “incenerimento con recupero energetico”, i dati 2020 rivelano le seguenti percentuali:

  • Roma: 16%
  • Berlino: 40%
  • Parigi: 68%
  • Londra: 53%;

Le maggiori capitali europee trasformano i rifiuti in energia, eliminando ogni residuo, eliminando le discariche, evitando crisi sanitarie come quelle che da anni subiscono i romani. E ci guadagnano in termini economici, con costi più bassi per i cittadini.

Il paradosso

Il paradosso è che le maggiori capitali guadagnano anche sui rifiuti dei romani, perché quel 16% di rifiuti romani termovalorizzato lo si ottiene inviando, a carissimo prezzo, i rifiuti di Roma in Olanda ed in Austria: Roma paga il trasporto ed il conferimento dei rifiuti ai loro termovalorizzatori, olandesi ed austriaci li inceneriscono e ci guadagnano 2 volte. Tutto ciò, con costi a carico dei cittadini romani, costi spalmati sulle bollette della tassa sui rifiuti.

“Il no agli inceneritori porta a situazioni gravi, come quella di Roma. Eppure le maggiori capitali europee termovalorizzano i rifiuti con un recupero energetico notevole” ha commentato Stefano Bandecchi, Coordinatore Nazionale di Alternativa Popolare. “Il M5s minaccia, irresponsabilmente, la crisi di governo astenendosi dal voto sul Decreto Aiuti che stanzia 20 miliardi per aiutare cittadini e imprese, perché nel testo di legge è contenuta la sacrosanta proposta di costruzione del termovalorizzatore romano. Tutto questo è inaccettabile e pericoloso, soprattutto in un momento storico come quello attuale dove siamo in piena crisi energetica, sanitaria, economica e con una guerra in corso.”


Il Coordinatore Nazionale del partito, aderente al PPE, aveva già annunciato – nei giorni scorsi – la necessità di un ritorno della politica seria e fatta da persone competenti perché “battaglie elettorali, ideologiche e populiste, contro ogni logica e sganciate dalla realtà, dai problemi concreti e dal terribile momento storico che stiamo vivendo, danneggiano il Paese, l’ambiente ed ogni singolo cittadino romano, che paga tasse carissime sui rifiuti trovandosi, però, una città sporchissima e discariche ad ogni angolo. È il momento di dire basta!”