Morte Angelo Guglielmi: “Non avevo nemici, solo invidiosi”. Cosi rispose a una domanda di un giornalista dell’Avvenire, sottolineando l’indiscutibilità della sua opera monumentale al servizio della Rai. Un grande intellettuale che guidava la televisione di Stato. Questo già dovrebbe bastare a far capire perché Angelo Guglielmi viene ricordato oggi, ma anche prima della sua scomparsa, come un direttore illuminato.

Morte Angelo Guglielmi: “Non avevo nemici, solo invidiosi”

“Samarcanda”,”Blob”, “Avanzi”, “Quelli che… il calcio”, “La tv delle ragazze” e poi “Mi manda Lubrano”, “Telefono giallo”, “Chi l’ha visto?”, “Un giorno in Pretura”. Angelo Guglielmi creò di fatto Raitre che divenne un punto di riferimento sull’informazione e la cultura. Anche la scelta dei conduttori fu decisiva con personaggi come Corrado Augias, Michele Santoro, Donatella Raffai, Serena Dandini, Fabio Fazio, Franca Leosini, Piero Chiambretti.

Fabio Fazio: “Guglielmi ha cambiato la tv”

“Angelo Guglielmi ha cambiato la Tv rendendola contemporanea e imponendo una rigorosa linea narrativa alle cose che faceva: la Tv come racconto della realtà. Gli devo moltissimo. “La cultura non è una cosa ma un modo di fare le cose”. Questa la sua lezione più importante”. Con questo post sui sociale Fabio Fazio ricorda Angelo Gugliemi, scomparso a 93 anni.

Riccardo Iacona: “Lavoriamo ancora nel solco delle sue scelte”

“Con Angelo Guglielmi ci lascia un grande intellettuale e uno straordinario uomo di TV. Ancora oggi lavoriamo nel solco delle sue scelte. Onorato di aver lavorato con e per lui. Grazie Angelo e un abbraccio forte ai tuoi cari!“. Così lo ricorda il giornalista e conduttore televisivo Riccardo Iacona.

Morte Angelo Guglielmi, Andrea Vianello : “Le sue idee corrono ancora nei corridoi della Rai”

“Rai Tre: ancora trovavi persino nei corridoi l’aria delle idee, l’entusiasmo, l’intelligenza, la rivoluzione di Angelo Guglielmi. Un intellettuale che capì che la tv doveva essere alta e bassa, raccontare la realtà, vivere la contemporaneità. L’esempio inimitabile per tutti noi”. Così il direttore di Rai Raidio 1, Gr Radio e Gr Parlamento, Andrea Vianello,