Festival ArteScienza “ECOFORME”: una nuova edizione sta arrivando. Il progetto esplora tutti gli ambiti della creatività. L’arte e la scienza si incontrano per dare vita ad un’occasione imperdibile. Il programma parte domani, 9 luglio, nella nostra capitale.

Festival ArteScienza: La tecnologia a supporto delle arti più creative 

L’arte si diffonde grazie all’aiuto della scienza e delle nuove tecnologie. Domani, 9 luglio, arriva a Roma un festival in onore dell’incontro dei due due mondi che hanno per secoli caratterizzato il genio della mente umana: quello scientifico e quello umanistico. Video musicali d’autore, improvvisazioni, danza, musica dal vivo e teatro: questi sono solo alcuni dei brillanti elementi che caratterizzano il grande evento.

Il festival vuole concentrarsi sulla molteplicità delle espressioni artistiche, esplorando allo stesso tempo la natura delle applicazioni scientifico-tecnologiche, sempre più innovative, che le supportano. 

Il CRM (Centro Ricerche Musicali) ha realizzato tecnologie originali proprio per l’occasione e ha supportato il progetto in tutte le sue proposte e attività.

Tra le più caratteristiche, infatti, avremo proiezioni, spazi virtuali e ricostruzioni di aree dai toni immersivi ed evocativi. 

Festival ArteScienza ECOFORME: dove e quando si terrà

La nuova edizione del Festival ArteScienza “ECOFORME. Conflitti e solidarietà dell’espressione creativa” si terrà al Goethe-Institut Rom, dal 9 al 19 luglio (ed è previsto un  ultimo concerto a ottobre, presso il Parco della Musica Ennio Morricone). Le tecnologie più avanzate sveleranno alla capitale le nuove ricerche artistiche e costruiranno un dialogo nuovo tra i due temi che danno linfa, nucleo vitale a questo evento: la scienza e l’arte.

Festival ArteScienza: l’uomo e la natura: un tema sempre attuale

Attraverso le attività proposte dal progetto, non mancheranno gli approfondimenti che si concentrano sul legame che intercorre tra l’essere umano e la natura. Sebbene il tema sia stato per secoli il fulcro del pensiero di numerosi intellettuali, il Festival ArteScienza ECOFORME, per questo evento ha voluto ispirarsi nel particolare alle riflessioni del musicista e compositore polacco Krzysztof Penderecki (1933-2020). 

A spiegare questo aspetto all’agenzia Dire, sono proprio i fondatori del CRM, Laura Bianchini e Michelangelo Lupone, i direttori artistici del festival: 

“La nuova edizione del Festival trae spunto dalle concezioni musicali ed ecologiche di Krzysztof Penderecki. Il suo amore per le piante si è riversato nella concezione del suono e della forma musicale introducendo innovazioni sia nella strumentazione che nella tecnica esecutiva. Nella sua musica si rileva l’influenza data dall’osservazione e la conoscenza del mondo vegetale; la complessità della struttura e l’eterogeneità del colore, la capacità di adattamento e di trasformazione delle sostanze inorganiche ed energia luminosa in sostanze nutritive, sono concetti che trovano mimesi nella polifonia, nei timbri e nell’architettura della sua musica”.

Festival ArteScienza
il compositore Krzysztof Penderecki (1933-2020)

L’uomo e la natura: un tema più che attuale, quello proposto da questa nuova edizione del festival. Da una parte, poetico e suggestivo; dall’altra, espressione della denuncia del bisogno di un nuovo equilibrio, dato il percorso autodistruttivo a cui l’essere umano si sta tanto rapidamente avvicinando. 

Accelerazione e Decelerazione: l’altra novità del festival 

L’altro argomento, che ben si collega ai temi già affrontati, proposto dal festival, sarà il fenomeno della grande Accelerazione. Dato quanto saputo fino ad ora, a pronunciare il termine risulta difficile non pensare al saggio sull’ambiente di Peter Engelke e John Robert McNeill (La grande accelerazione). Tuttavia, il festival ArteScienza “ECOFORME” ci sorprende. Si concentrerà sull’aspetto più sociale, approfondendo le sfumature di un mondo che tende sempre alla velocità, al cambiamento e al movimento continuo. Si aggiunge inoltre, al discorso dell’Accelerazione, quello della Decelerazione.

Ce ne parla così Joachim Bernauer, direttore del Goethe-Institut Italien:

“Il tema triennale del festival ArteScienza, l’accelerazione e la decelerazione sembra, alla luce degli stravolgimenti attuali un titolo premonitore. Un triennio in cui l’umanità si è trovata costretta a vivere dei tempi forzati con brusche decelerazioni e inaspettate accelerazioni. Prima la pandemia, che ci ha costretto a frenare tutte le nostre attività e la nostra vita sociale, poi, quando credevamo di poterci riappropriare di un tempo normale, è arrivata la guerra, un’accelerazione violenta, improvvisa, inaspettata che ci costringe a rivedere alcune delle nostre più basilari convinzioni civili. Nel suo studio ‘Naufragio con spettatori’, il filosofo Hans Blumenberg ha espresso la convinzione che esistono riflessioni che non possono essere formulate in concetti scientifici. Ciò che non può essere espresso in un concetto, tuttavia, può trovare espressione in una metafora. È esattamente questo ci offre il festival Artescienza, una rara possibilità di vedere e ascoltare il mondo da un punto di vista inedito. Abbiamo decisamente bisogno di arte e scienza, scritte in una sola parola.”

Ora che conosciamo tutti gli aspetti più interessanti dell’evento, non ci resta che partecipare. 

Il progetto è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura,  vincitore dell’Avviso Pubblico triennale ‘Estate Romana 2020 – 2021 – 2022’, curato dal Dipartimento Attività Culturali, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

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