Si è concluso dopo oltre un’ora e mezza l’incontro tra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il ministro degli Esteri e leader di Insieme per il futuro, Luigi Di Maio. Lasciando l’abitazione del primo cittadino di Milano, Di Maio non ha risposto alle domande dei cronisti, ma si è limitato a salutare i maturandi in attesa dell’esame di fronte allo storico liceo Parini.

Faccia a faccia tra Luigi Di Maio e Beppe Sala

Dopo aver lasciato il Movimento 5 Stelle e fondato il nuovo gruppo “Insieme per il futuro”, il ministro degli Esteri starebbe tessendo la tela per un nuovo progetto politico di centro. In questi giorni si era parlato di un avvicinamento tra i due leader, cosa che il vertice di oggi confermerebbe. Anche il fatto che per il colloquio non sia stato scelto Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, porta a pensare che l’argomento del faccia a faccia fosse politico.

A meno di un’ora dall’uscita di Luigi Di Maio, a casa di Giuseppe Sala è arrivato il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova. Entrando nel palazzo, il sottosegretario agli Esteri ha chiarito che “l’incontro era programmato da tempo” ed è “totalmente casuale” il fatto che avvenga nella stessa mattina in cui Sala ha visto il titolare della Farnesina

Vertice di Milano, le reazioni

Immediate le reazioni nell’area centrista, ad iniziare da Carlo Calenda. Il leader di Azione ha commentato l’incontro Di Maio-Sala con un post su twitter.  

“Davvero mi sfugge come Beppe Sala possa anche solo pensare che un tandem con Di Maio porti qualche beneficio a lui o al Paese”.

Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Bruno Tabacci, che ha concesso il suo simbolo per la formazione del gruppo dei dimaiani al Palazzo Madama, smorza le polemiche.

“L’incontro Sala-Di Maio? Penso che abbiano un rapporto consolidato da tempo, non mi sembra una cosa sorprendente”.