L’ultima vittoria di Pecco Bagnaia secondo Casey Stoner non basta per diventare campione di MotoGP. È più o meno questo quello che si evince dalle parole dell’ex pilota Ducati che getta un’altra piccola ombra su Pecco, dopo l’incidente ad alto tasso alcolemico di quest’ultimo.

Partendo da una considerazione generale sull’andamento del motomondiale di quest’anno, Casey Stoner ha dichiarato:

In quest’ultimo anno è difficile capire la MotoGP, perché da una gara all’altra vedi una lista di risultati molto diversa: il vincitore di un gran premio magari il weekend dopo fa fatica a finire nei primi 5 o 6, forse ancora peggio, quindi è molto difficile vedere chi è forte in maniera costante. Non dico che le moto siano facili da guidare, ma sembra che ognuno sia capace di avvicinarsi al massimo della prestazione un po’ più facilmente, e quindi poi è più difficile capire chi veramente fa la differenza. Ho la percezione che alcuni piloti che sono stati davanti non ci sarebbero stati, se le moto non fossero così gestibili.

Insomma, una tendenza particolare che effettivamente sta contraddistinguendo le ultime gare sempre più in bilico e sorprendenti.

Le parole di Casey Stoner su Bagnaia e Valentino Rossi

Tornando all’Italia, Stoner ha poi lasciato alcune dichiarazioni importanti sui piloti italiani del presente e del passato. Tra questi, naturalmente non poteva non esserci il suo più grande rivale di sempre, Valentino Rossi, su cui Casey ha detto:

Non era più così forte negli ultimi anni, ed era fuori dalla lotta per il titolo mondiale, quindi non è cambiato così tanto senza di lui: però sicuramente penso che la MotoGP abbia perso molti fan che venivano alle gare per vedere Valentino, per cui vedremo che cosa succederà il prossimo anno.

Un pizzico di veleno nelle sue parole che hanno poi coinvolto anche il nostro Pecco Bagnaia come già anticipato:

Ha fatto troppi errori quest’anno, ma finché non sei nella sua situazione non puoi capire, ed è molto facile giudicare da fuori, quindi preferisco non commentare. Ma la velocità c’è. Forse devi semplicemente accettare che non puoi vincere ogni gara, e devi finire un po’ più gare: però, ripeto, è molto facile commentare da fuori gli errori