Con la nuova ondata di covid-19 ormai conclamata, a prendere parola è la medicina generale che inizia a raccontare il proprio punto di vista su uno scenario pandemico inedito.

Medicina generale, il segretario Scotti: “I pazienti positivi raddoppiano ogni giorno”

Le varianti di Omicron Ba.4 e Ba.5 sono ormai vicine a costituire la prevalenza dei nuovi casi di covid-19 in Italia, al punto da segnare una nuova ondata caratterizzata da maggiori contagi e maggiori ospedalizzazioni: lo certificano la medicina generale, che assiste a una crescita esponenziale del numero di positivi tra gli assistiti.

Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione di categoria (Fimmg), fa il punto in un’intervista su ciò che i medici di medicina generale stanno osservando:

“Un bollettino di luglio con quasi 85mila nuovi contagi costituisce una casistica imponente, che tradotto significa scovare fino a 50 casi per ciascun medico di famiglia. Le prime analisi ci dicono che il virus attacca le vie respiratorie superficiali, dunque non dovrebbe causare gravi danni nell’area dei polmoni. Tuttavia, potrebbero esserci delle complicanze differenti date dalla stagione estiva, come per esempio gli sbalzi termici dovuti all’impiego di aria condizionata”.

“Nel mio piccolo noto una tendenza al raddoppio quasi giornaliera, al momento ho 30 pazienti in isolamento senza necessità di ricovero e con scarsi sintomi gravi. Molti di loro appartengono alla fascia d’età più giovane, qui in Campania il dato è in linea con l’età media della Regione. Il vero cruccio sono i più anziani, che sanno di essere poco scoperti soprattutto se la copertura vaccinale si è fatta ormai datata. A loro rinnovo l’invito alla prudenza e alla coscienza nei momenti di maggiore assembramento”

C’è infine un problema quarta dose conclamato, che Scotti spiega così:

“Nonostante lo scenario attuale suggerisca ai più fragili di correre ai ripari, molti di loro rifiutano il secondo booster in attesa di vaccini universali, che però sono lontani dalla realtà in questo momento. Pensiamo invece che in autunno potranno essere disponibili i vaccini bivalenti, dunque efficaci contro le ultime sottovarianti di Omicron, ma il momento giusto per vaccinarsi è adesso” 

Il caso Usca e il rimprovero di Lopalco: “Ancora schiavi della burocrazia”

A rendere ancor più strano lo scenario attuale contribuisce la sostanziale abolizione delle misure protettive anti-Covid, con le conseguenti dismissioni. Ha fatto molto discutere lo scioglimento generale delle Usca, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, che hanno aiutato i medici di famiglia a fronteggiare l’emergenza coronavirus nelle fasi più critiche. Molte regioni potrebbero prolungare i loro contratti, peccato che molto spesso manchino i fondi. Sul tema è intervenuto l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco:

Una pessima idea che dimostra come la guardia sia ormai stata abbassata. Siamo in crisi di personale, un ulteriore taglio non potrà che farsi sentire, mi sembra quasi che non siamo stati in grado di imparare la lezione delle prime due ondate. Problema di costi? Si poteva ricostruire un nuovo modello, se lo si voleva davvero si sarebbe trovata una soluzione efficace. Invece ora i medici sono sommersi di richieste e i pazienti si fiondano in ospedale occupando magari inutilmente un posto letto. E’ ora di capire che il virus non si preoccupa dei legacci burocratici del ministero delle Finanze”.