In un’intervista al settimanale “Il Venerdì” il nuovo CT della nazionale di basket Gianmarco Pozzecco ha parlato a 360 gradi di carriera passata e futura, aprendosi anche sul suo lato umano.

Pozzecco: “Nulla avviene per caso, ho sempre voluto fare il CT”

“Nulla avviene per caso, però è vero: non ricordo un solo attimo della mia vita in cui ho pensato di fare il CT. Non sono fatalista, intristirei se capissi che a guidarci è il destino. Non ero predestinato neanche da giocatore: troppo piccino, dicevano, eppure l’ho fatto, per scelta e con volontà. E ora faccio il ct, continuando su un percorso simile a quello di tanti colleghi. Ho avuto club piccoli e grandi, anni buoni e anni meno”.

La scelta sull’Armani

“S’ipotizzava, sbagliando, che avrei preso il posto di Ettore all’Armani. No, tutto più semplice. Quando uno dei migliori del mondo ti propone di lavorare con lui non esiste dire di no. Non sono uno da convenienze, guardo le opportunità”.

Pozzecco: “Grazie al basket ho unito desideri e passioni”

 “Sono un tizio molto fortunato che grazie al basket ha potuto unire desideri e passioni, in tempi in cui l’assenza di desideri è il limite di troppi ragazzi. Non m’infastidisce se spesso m’hanno disegnato come non sono ma non sopporto le allusioni, tipo quelle su sostanze mai accostate in vita mia. Continuo a fare ciò che amo, non ricordo un Gianmarco senza basket, anche vissuto senza obiettivi, felice solo, come oggi mi manca, di sfidare “uno contro uno” mio fratello in camera nostra”.