Cile costituzione, conclusa la stesura della carta. Dopo un anno di lavoro l’assemblea costituente cilena ha terminato la composizione della nuova Costituzione che succederà quella risalente del 1980.

Cile costituzione, conclusa la stesura della carta

Aria di forti cambiamenti in Cile, nel Paese sud americano, oltre alla recente elezione a presidente progressista di Gabriel Boric, il più giovane della storia del Cile a 35 anni, si registra un’altra importante novità: la stesura di una nuova Costituzione.
La decisione di cambiare l’attuale Costituzione e scriverne una nuova era stata presa con un referendum nell’ottobre del 2020, in cui il 78,12% dei cileni aveva votato a favore.
La nuova Costituzione comprenderà 388 articoli, è stata redatta da un’assemblea costituente appositamente eletta e composta da 154 persone, ugualmente divisa in 77 uomini e 77 donne.

Le modifiche

La nuova costituzione sarà “plurinazionale, interculturale ed ecologica”, questa la dichiarazione che apre l’articolo 1 della Costituzione cilena.
Un cambio estremo di prospettiva rispetto alla Carta Magna ancora in vigore per poco tempo e risalente al 1980, redatta ai tempi della dittatura di Augusto Pinochet. Una carta di oltre 40 anni anche se rivista e rimaneggiata in più occasioni.
Approvato l’articolo che sancisce come “emblemi nazionali del Cile la bandiera, lo scudo e l’inno nazionale” e inoltre “Lo Stato riconosce i simboli e emblemi dei distinti popoli indigeni”.
La nuova Carta Magna sarà sottoposta a un referendum il prossimo 4 settembre.
Inoltre, se in questa data il plebiscito chiamato a deliberare approverà il testo della nuova Costituzione, “il Cile diventerà uno Stato plurilingue, il cui idioma ufficiale sarà il castigliano e gli idiomi dei popoli indigeni saranno ufficiali nei loro territori e nelle zone ad alta densità di popolazione di ogni popolo indigeno” come recita l’articolo 12, approvato con una maggioranza di 105 voti.

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