Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Lunga intervista rilasciata dal numero 1 del calcio europeo, toccando diversi temi. Tra quelli più importanti, anche le lamentele dei club relativamente ai troppi impegni ravvicinati nel corso della stagione. Tematica più volte ripresa soprattutto da Jurghen Klopp, manager del Liverpool e da Pep Guardiola nelle scorse settimane. I due allenatori si sono opposti fermamente al fitto calendario delle proprie squadre, chiamate a dei veri e propri tour de force. Non solo, il presidente della UEFA Ceferin, ha affrontato anche il tema relativo al Challenger VAR, chiudendo di fatto le porte a questo tipo di progetto, ritenuto fin troppo “confusionaro”. Chiusura dedicata alla possibilità di introdurre il tempo effettivo.

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da UEFA (@uefa_official)

Ceferin: “Facile attaccare sempre UEFA e FIFA”

Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il presidente della UEFA Aleksander Ceferin, ha risposto alle numero lamentele da parte dei vari addetti ai lavori, in merito al calendario di partite troppo fitto. Queste le sue dichiarazioni: “Tutti vogliono più partite di coppa. Nessuno rinuncia a niente. I club chiedevano dieci partite nel gruppo di Champions, saranno otto, il numero giusto. Sarebbero più utili campionati a 18 squadre, ma i presidenti non sono d’accordo. Dovrebbero capire che due coppe nazionali sono troppe. Facile attaccare sempre Fifa e Uefa, ma il discorso è semplice: se giochi meno, gli stipendi si riducono. Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese”. Una risposta provocatoria quella del numero uno della UEFA, specie viste le numerose lamentele da parte di Guardiola e Klopp.

Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, poi è intervenuto sulla questione relativa alla Superlega. I club hanno accusato la UEFA di monopolio. E’ attesa a giorni la decisione della Corte UE. Questa la risposta di Ceferin: Non è mai un monopolio. Uno è libero di essere o meno nell’Uefa. Può partecipare alle nostre coppe, oppure organizzarsi le sue, ma allora è logico che non giochi le nostre, no? Il progetto è morto perché nessuno vuole partecipare. Vedo solo tre persone arrabbiate con tutti, che portano tutti in tribunale, ma ormai è finita“. Un tema, quello della Superlega, che ormai tiene banco da diverso tempo e presto dovrebbe giungere ad un epilogo definitivo, con la decisione da parte della Corte UE.

“Challenger VAR confusionario”

Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, il presidente della UEFA Aleksander Ceferin, ha parlato della possibilità di introdurre il Challenger VAR, ovvero il Var a chiamata. Un’ipotesi scartata sin da subito da parte della governance della UEFA, poiché anche a detta di Ceferin è ritenuto “confusionario”. Queste le sue parole: “Non serve, porterebbe confusione. Il gioco è un flusso, il challenge potrebbe essere usato per fermare un’azione”. Chiusura dedicata al tempo effettivo, altra possibile novità scartata dalla UEFA: “Basta perdite di tempo: l’arbitro punisca subito e aumenti i recuperi”.